Corriere della Sera

Alber Elbaz torna con AZ Factory: «Abiti confortevo­li come scarpe sportive Small o large, amatevi per come siete»

- Paola Pollo

Lui ha bisogno solo di acqua, sole e della terra. Che senso ha un business plan? Passare da un noioso meeting di marketing all’altro quando non sai ancora cosa sarai? Guarda il mondo, invece. Ascolta le amiche». La numero 2: «Netflix ha cambiato Hollywood e il download la musica. E la moda? Si preserva. Così sono andato a Palo Alto. Ero scettico, credevo non avrei avuto nulla da spartire con quella gente e invece laggiù ho trovato un’umanità che parlava di bellezza, emozione e cultura e c’era energia. Quegli ingegneri sono diventati per me dei designer innovatori. Ho abbracciat­o la tecnologia, scoprendo che algoritmi e sogni possono mescolarsi. Ora nel mio team ci sono anche matematici e informatic­i». Tutti giovani? «Ma no, c’è chi ha più di 60 anni! Se lavori con un gruppo troppo omogeneo non vedi gli errori. È pericoloso avere un’équipe di yes men. Alla lunga resti solo; con la sincerità e il rispetto arrivi invece all’amore».

Crede così nei «love», Elbaz.

dress tanto sono confortevo­li») per ogni taglia e «switchwear»: da una lezione di yoga in leggings e top in microfibra «responsabi­le» a una zoom call con il semplice tocco di una gonna di duchesse in nylon riciclato. Le sneaker «appuntite» per soddisfare il bisogno di pumps delle «amiche»: «Mi dicevano: Alber noi adoriamo le ginniche ma siamo sexy solo con le pumps». Già, l’uomo che ascolta le donne.

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