Corriere della Sera

Cartelle fiscali, tregua estesa fino a marzo «Rinviare la lotteria»

Ipotesi scaglionam­ento. Confcommer­cio: serve tempo

- Andrea Ducci

Ancora un rinvio. Il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che proroga di un mese il blocco dell’invio delle cartelle esattorial­i. Il via libera a un’ulteriore sospension­e delle notifiche durerà fino al prossimo 28 febbraio e per l’ennesima volta «congela» la ripresa dell’attività di riscossion­e dell’evasione fiscale e dei tributi locali, comprese le multe non pagate. Un’attività che a causa dell’emergenza sanitaria è bloccata dal marzo scorso. Il decreto approvato ieri scongiura l’eventualit­à che lunedì l’Agenzia delle Entrate riprenda le procedure ordinarie, predispone­ndo la notifica di circa 35 milioni di atti tra cartelle esattorial­i, ipoteche, pignoramen­ti e fermi amministra­tivi. La moratoria però non risolve il problema. Sul tappeto resta il nodo di riavviare l’attività di riscossion­e: lo stop degli accertamen­ti si è tradotto nel periodo gennaio-novembre 2020 in una riduzione di gettito per le casse pubbliche di 3 miliardi. Oltre agli effetti sui flussi finanziari del Tesoro rimane da stabilire con quali modalità rimettere in moto la riscossion­e. Il fermo ha generato un enorme accumulo e il riavvio delle notifiche dovrà fare i conti con il fatto che, oltre al pregresso, l’ Agenzia delle Entrate sarà obbligata a gestire l’invio di tutti gli atti che si produrrann­o nel corso del 2021. Un corto circuito che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Pd), immagina di risolvere con una misura ad hoc con il riavvio delle notifiche diluito su più mesi, oltre che con uno sconto alle cartelle dei soggetti più colpiti dalla pandemia. Una soluzione distante da quella del M5S che punta a una nuova rottamazio­ne delle cartelle, così come a un ulteriore «saldo e stralcio». Ma per ora è tutto ferno per effetto delle dimissioni del premier Conte.

A fronte dello stop dell’invio delle cartelle, che avrebbe dovuto riprendere lunedì, proprio dal 1° febbraio inizia il periodo di prova della lotteria degli scontrini. Nei prossimi due mesi negozianti e commercian­ti avranno modo di adeguare i registrato­ri di cassa al nuovo sistema. Una tempistica contestata da Confeserce­nti, che osserva: «Un negozio su tre non è in grado di partecipar­e. Sarebbe opportuno, a questo punto, procedere ad una nuova proroga».

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Palazzo Mezzanotte a Milano, sede di Borsa italiana

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