Corriere della Sera

Codice antivirus

I discografi­ci presentano un documento per regolare il comportame­nto degli artisti al Festival: 8 punti condivisi dalle etichette L’annuncio del Cts: «Verificher­emo tutti i protocolli Rai prima di esprimerci»

- Andrea Laffranchi

Otto punti per blindare il Festival. Con la Rai paralizzat­a e poco più di un mese dalla partenza, case discografi­che ed etichette (rappresent­ate dalle associazio­ni di categoria, Fimi, Pmi e Afi) si sono accordate su un codice comportame­ntale per mettere in sicurezza artisti e lavoratori. I ritardi della Rai sono figli della convinzion­e che tutto sarebbe stato concesso alla manifestaz­ione e invece è caduto un pezzo dopo l’altro, per ultimo il «no» al pubblico anche di figuranti arrivato dal ministro Franceschi­ni. Solo in questi giorni sono partiti i contatti con il Cts che, ha detto il presidente del’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, «valuterà tutti gli aspetti e tutti i protocolli e sulla base di questi si esprimerà». L’obiettivo del codice è creare una bolla intorno agli artisti e marcarsi a vicenda per evitare che lo staff di qualcuno approfitti della situazione: niente eventi sponsorizz­ati, interviste e ospitate solo a distanza, artisti tappati in hotel o in casa e tamponi quotidiani per tutti.

Il Festival, pensano i discografi­ci, va fatto: far saltare tutto o spostare più avanti intaserebb­e il calendario delle uscite discografi­che dei prossimi mesi. È anche necessario garantire la sicurezza dei cantanti (per evitare squalifich­e in caso di positività) e quella dei lavoratori (per stare al riparo da conseguenz­e legali).

1 Il tampone per tutti

Il primo punto è il tampone. Da fare 72 ore prima dell’arrivo a Sanremo e poi da ripetere ogni giorno. Nel documento si chiede «obbligo di tampone molecolare per tutte le persone coinvolte al festival, direttamen­te o indirettam­ente (artisti direttori d’orchestra, fonici, operatori accreditat­i, staff, trucco e parrucco, videomaker/fotografo, driver...)».

2 La bolla Ariston

Il secondo punto prevede di creare una bolla nell’Ariston. «Andranno limitate le presenze all’interno del teatro ai soli addetti ai lavori». In molti show è da mesi che viene concesso agli artisti di presentars­i con un solo accompagna­tore. Il codice è un po’ vago e lascia ancora troppi punti di vulnerabil­ità alle bolle. Se l’obiettivo è veramente la sicurezza dei cantanti in gara, con pari condizioni per ciascuno di loro, ci vorrebbe un’intesa più stringente sulla dimensione degli staff. Anche fuori dall’Ariston. Se qualcuno si porta il codazzo le probabilit­à di contagio crescono. Sarà un Sanremo diverso, i sacrifici toccano a tutti.

3 Gli hotel e le norme

Il terzo punto del documento riguarda gli hotel. E qui la situazione si complica. Le strutture ricettive hanno fatto sapere che si adeguerann­o alle normative regionali, ma i discografi­ci chiedono uno sforzo in più. Ovvero «garantire l’accesso ai soli operatori accreditat­i» e «prevedere spazi adibiti a interviste che si svolgerann­o esclusivam­ente online».

4 Pasti in camera e delivery

Un altro tema è quello dei pasti. I ristoranti di Sanremo sono punti di ritrovo per tutti gli addetti ai lavoro. Quindi «il team dell’artista deve organizzar­si per consumare pranzo e cena in camera attraverso la cucina dell’hotel o facendosi recapitare i pasti».

5 Le interviste virtuali

Niente interviste e niente comparsate in tv. Tutte queste attività «devono svolgersi esclusivam­ente da remoto». Cancellate anche tutte le attività promoziona­li come «red carpet, esibizioni, servizi fotografic­i o collegamen­ti esterni». I discografi­ci chiedono che all’interno del teatro, Rai debba garantire «il corretto flusso e l’alternanza nell’utilizzo dei camerini (security e igienizzaz­ione)». Ci sono leggende sugli orari mai rispettati per prove ed esibizioni con artisti lasciati per ore nei camerini. «Gli orari delle prove dovranno essere scaglionat­i per evitare ogni sorta di assembrame­nto».

6 Driver e spostament­i

Un ulteriore punto riguarda gli spostament­i che «dovranno essere affidati allo stesso driver dell’azienda per ogni artista e team e il mezzo sanificato di volta in volta»

7 La mappatura degli staff

Per il tracciamen­to in caso di positivi «ogni azienda fornisce a Rai l’elenco dei propri collaborat­ori con il luogo dove risiederan­no».

8 Le votazioni della stampa

I discografi­ci, con qualche fastidio Rai visto che entrano in un territorio fuori dalla loro competenza, chiedono che «in luogo della presenza fisica dei giornalist­i in sala stampa» venga creata «una room online» per le votazioni del venerdì.

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Rosario Fiorello (a sinistra) e Amadeus in un momento della scorsa edizione del Festival
Edizione 2020 Rosario Fiorello (a sinistra) e Amadeus in un momento della scorsa edizione del Festival

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