Codice antivirus
I discografici presentano un documento per regolare il comportamento degli artisti al Festival: 8 punti condivisi dalle etichette L’annuncio del Cts: «Verificheremo tutti i protocolli Rai prima di esprimerci»
Otto punti per blindare il Festival. Con la Rai paralizzata e poco più di un mese dalla partenza, case discografiche ed etichette (rappresentate dalle associazioni di categoria, Fimi, Pmi e Afi) si sono accordate su un codice comportamentale per mettere in sicurezza artisti e lavoratori. I ritardi della Rai sono figli della convinzione che tutto sarebbe stato concesso alla manifestazione e invece è caduto un pezzo dopo l’altro, per ultimo il «no» al pubblico anche di figuranti arrivato dal ministro Franceschini. Solo in questi giorni sono partiti i contatti con il Cts che, ha detto il presidente del’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, «valuterà tutti gli aspetti e tutti i protocolli e sulla base di questi si esprimerà». L’obiettivo del codice è creare una bolla intorno agli artisti e marcarsi a vicenda per evitare che lo staff di qualcuno approfitti della situazione: niente eventi sponsorizzati, interviste e ospitate solo a distanza, artisti tappati in hotel o in casa e tamponi quotidiani per tutti.
Il Festival, pensano i discografici, va fatto: far saltare tutto o spostare più avanti intaserebbe il calendario delle uscite discografiche dei prossimi mesi. È anche necessario garantire la sicurezza dei cantanti (per evitare squalifiche in caso di positività) e quella dei lavoratori (per stare al riparo da conseguenze legali).
1 Il tampone per tutti
Il primo punto è il tampone. Da fare 72 ore prima dell’arrivo a Sanremo e poi da ripetere ogni giorno. Nel documento si chiede «obbligo di tampone molecolare per tutte le persone coinvolte al festival, direttamente o indirettamente (artisti direttori d’orchestra, fonici, operatori accreditati, staff, trucco e parrucco, videomaker/fotografo, driver...)».
2 La bolla Ariston
Il secondo punto prevede di creare una bolla nell’Ariston. «Andranno limitate le presenze all’interno del teatro ai soli addetti ai lavori». In molti show è da mesi che viene concesso agli artisti di presentarsi con un solo accompagnatore. Il codice è un po’ vago e lascia ancora troppi punti di vulnerabilità alle bolle. Se l’obiettivo è veramente la sicurezza dei cantanti in gara, con pari condizioni per ciascuno di loro, ci vorrebbe un’intesa più stringente sulla dimensione degli staff. Anche fuori dall’Ariston. Se qualcuno si porta il codazzo le probabilità di contagio crescono. Sarà un Sanremo diverso, i sacrifici toccano a tutti.
3 Gli hotel e le norme
Il terzo punto del documento riguarda gli hotel. E qui la situazione si complica. Le strutture ricettive hanno fatto sapere che si adegueranno alle normative regionali, ma i discografici chiedono uno sforzo in più. Ovvero «garantire l’accesso ai soli operatori accreditati» e «prevedere spazi adibiti a interviste che si svolgeranno esclusivamente online».
4 Pasti in camera e delivery
Un altro tema è quello dei pasti. I ristoranti di Sanremo sono punti di ritrovo per tutti gli addetti ai lavoro. Quindi «il team dell’artista deve organizzarsi per consumare pranzo e cena in camera attraverso la cucina dell’hotel o facendosi recapitare i pasti».
5 Le interviste virtuali
Niente interviste e niente comparsate in tv. Tutte queste attività «devono svolgersi esclusivamente da remoto». Cancellate anche tutte le attività promozionali come «red carpet, esibizioni, servizi fotografici o collegamenti esterni». I discografici chiedono che all’interno del teatro, Rai debba garantire «il corretto flusso e l’alternanza nell’utilizzo dei camerini (security e igienizzazione)». Ci sono leggende sugli orari mai rispettati per prove ed esibizioni con artisti lasciati per ore nei camerini. «Gli orari delle prove dovranno essere scaglionati per evitare ogni sorta di assembramento».
6 Driver e spostamenti
Un ulteriore punto riguarda gli spostamenti che «dovranno essere affidati allo stesso driver dell’azienda per ogni artista e team e il mezzo sanificato di volta in volta»
7 La mappatura degli staff
Per il tracciamento in caso di positivi «ogni azienda fornisce a Rai l’elenco dei propri collaboratori con il luogo dove risiederanno».
8 Le votazioni della stampa
I discografici, con qualche fastidio Rai visto che entrano in un territorio fuori dalla loro competenza, chiedono che «in luogo della presenza fisica dei giornalisti in sala stampa» venga creata «una room online» per le votazioni del venerdì.