Corriere della Sera

Conte rilancia Eriksen ma non avrà Dzeko «Non ho chiesto niente»

Inter, è saltato lo scambio con Sanchez alla Roma

- Monica Colombo

Rimettendo Eriksen al centro del villaggio, dopo la punizione capolavoro che ha consegnato derby e semifinali di Coppa Italia all’Inter, Antonio Conte si prepara alla rincorsa scudetto. «Col Benevento inizia il nostro girone di ritorno. I punti cominciano a pesare, sono convinto che d’ora in poi ci sarà da parte di tutti maggiore attenzione».

Certo, se avesse avuto a disposizio­ne per la seconda parte del campionato pure Dzeko probabilme­nte sarebbe stato più ottimista. Invece lo scambio con Sanchez, frutto dell’intuizione di Lucci, neo agente del bosniaco, è rimasto un progetto immaginato solo sulla carta. Insormonta­bili, in un momento di congiuntur­a economica, fra indici di liquidità da rispettare e operazioni a saldo zero da condurre, le difficoltà relative alla differenza di ingaggio al lordo fra i due giocatori. Nemmeno l’ipotesi di inseriment­o di Pinamonti nella trattativa, per alleggerir­e il monte stipendi dell’Inter e consegnare a Fonseca un nuovo centravant­i, è bastato

per sbloccare l’affare. La Roma che, come l’Inter, nega di aver compiuto il primo passo, ha assecondat­o l’umore della piazza, in ebollizion­e davanti alla prospettiv­a di rinforzare un’avversaria rimettendo­ci per giunta dei soldi. «Io non ho chiesto niente» ha voluto precisare Conte. «I giocatori sono questi, poi se qualcuno vorrà andare via valuteremo consideran­do che non saranno possibili operazioni che comportino esborso economico. È inutile alzare fumo o creare instabilit­à» ha concluso l’allenatore che oggi come contro la Fiorentina non sarà in panchina, causa squalifica.

Fra mercato bloccato e trattative per la cessione societaria, arriva una schiarita sul fronte stipendi. La dirigenza ieri ha raggiunto un accordo su base individual­e con tutti i giocatori e lo staff tecnico per versare le mensilità di novembre e dicembre a fine maggio. L’intesa dovrà essere formalizza­ta nei prossimi giorni. Tiago Pinto, prima di ripartire per Roma, ieri ha pranzato nello stesso hotel dove si trovava anche Max Allegri, l’oggetto del desiderio dei Friedkin in caso di divorzio precoce da Fonseca. «Non ci siamo parlati» dice Pinto. «Ero lì con Braida» replica il tecnico, comunque determinat­o a non raccoglier­e una panchina a stagione in corso.

Conte

Ora i punti cominciano a diventare pesanti, sono convinto che ci sarà maggiore attenzione. Dzeko? I giocatori sono quelli che sono qua, è inutile alzare cortine di fumo o creare instabilit­à

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(LaPresse, Getty Images) Affare sfumato Dzeko resta alla Roma e Sanchez all’Inter
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