Grave Manfredi finito in coma per il monossido
Roma, in casa privo di sensi intossicato dal monossido. Trasferito a Grosseto. Con lui la scrittrice Prenner, grave
Lo scrittore e storico Valerio Massimo Manfredi è stato trovato privo di sensi in un appartamento di Roma. Forse una intossicazione da monossido. Con lui una scrittrice, anche lei grave.
Un volo di 30 minuti, poi l’elicottero dell’Ares 118 partito dal San Camillo di Roma ha toccato la piazzuola d’atterraggio dell’ospedale della Misericordia di Grosseto. L’ultima speranza di salvare la vita allo scrittore Valerio Massimo Manfredi, 77 anni, in coma per un’intossicazione da monossido di carbonio: per tre ore è rimasto in camera iperbarica. L’unica apparecchiatura simile ancora attiva nella
Capitale era indisponibile e quindi si è reso necessario l’immediato trasferimento in Toscana. Nella tarda serata di ieri è stato trasferito in rianimazione. Come lui lotta contro la morte anche una sua amica, Antonella Prenner, 47 anni, ricoverata nel reparto di rianimazione del Policlinico Umberto I: si trovava a casa dell’amico a Trastevere quando il gas killer, forse prodotto da una caldaia difettosa, li ha sorpresi entrambi, quasi uccidendoli. A trovarli, privi di sensi da ore, forse già dalla prima mattinata, sono stati nel pomeriggio di ieri i soccorritori di un’ambulanza e i Vigili del fuoco dopo l’allarme lanciato poco prima delle 17 dalla figlia di Manfredi, Diana, preoccupata perché non aveva notizie del padre dal giorno precedente. Anche Prenner, docente di Letteratura latina all’università Federico II di Napoli, studiosa dell’antichità e già assessore alla Cultura del comune di Formia, autrice di romanzi (fra gli ultimi Caesar e Tenebre) e attesa come ospite in una trasmissione in tv mercoledì, non rispondeva al telefonino.
Sull’incidente indagano ora gli agenti del commissariato Trastevere che fino a tarda sera hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento al pianterreno di una palazzina d’epoca in via dei Vascellari. Gli strumenti dei Vigili del fuoco hanno rilevato alte concentrazioni di monossido non solo a casa dello scrittore, ma anche in un negozio in ristrutturazione che si affaccia sulla strada, nonché — ma in misura minore — negli altri cinque appartamenti (tutti con caldaia autonoma) dell’edificio evacuato per precauzione. Un paio di inquilini avrebbero accusato giramenti di testa, ma niente di più: non si esclude che il gas, subdolo e letale, abbia saturato completamente soltanto l’abitazione di Manfredi anche perché, come hanno raccontato i vicini, «le finestre erano sempre tenute chiuse con le tapparelle abbassate». Da capire a questo punto cosa abbia provocato la perdita dell’impianto e quando fosse stata effettuata l’ultima manutenzione della caldaia, che per legge deve essere annuale, ma la regola non sempre viene rispettata.
L’appartamento dello scrittore, originario di Piumazzo, frazione di Castelfranco Emilia (Modena), famoso anche come scultore e accademico, docente nelle più importanti università italiane e internazionali, dalla Bocconi alla Sorbona, dalla Ca’ Foscari alla Loyola di Chicago, è stato sequestrato e sul dramma di ieri la Procura potrebbe affidare oggi le deleghe per le indagini. Secondo alcuni, in via dei Vascellari, già nei giorni scorsi ci sarebbe stata un’altra perdita.
Commendatore della Repubblica e Premio Bancarella nel 2008, Manfredi è famoso per aver pubblicato molti romanzi storici, aver preso parte a campagne di scavi archeologici, dal Perù a Israele, e avere scritto sceneggiature che lo hanno portato alla ribalta di Hollywood. La trilogia «Alexandros» è stata per esempio acquistata dalla Universal Pictures, mentre da
L’ultima legione (2007) è nato il film di Doug Lefler con Ben Kingsley e Colin Firth, prodotto da Dino De Laurentiis. Anche Memorie di Adriano, il romanzo di Marguerite Yourcenar, è stato adattato da Manfredi per il cinema (per il film di John Boorman, sempre nel 2007). In tv ha condotto vari programmi, da Stargate (La7) a E se domani (Rai3), fino ad
Argo (Rai Storia).