Fondi Lega, commercialista chiede il patteggiamento
Uno dei tre commercialisti vicini alla Lega ai domiciliari da settembre per l’affaire Lombardia film commission (Lfc), Michele Scillieri, nel cui studio milanese nel 2017 aveva sede la nuova «Lega per Salvini premier», chiede di patteggiare 3 anni e 8 mesi di reclusione versando anche 85 mila euro per peculato e altri reati nell’inchiesta dei pm Stefano Civardi ed Eugenio Fusco sulla vendita di un capannone a Lfc per 800 mila euro finanziati dalla Regione Lombardia in gran parte finiti nelle tasche dei tre professionisti. Una decisione che marca ulteriormente la spaccatura che si era intravista tra Scillieri, che ha fatto alcune ammissioni ai magistrati, e gli altri indagati. Chiede di patteggiare (2 anni e 2 mesi) anche Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri e amministratore della Andromeda Srl, la società che ha venduto l’immobile di Cormano ad Lfc. Nelle scorse settimane aveva ottenuto il patteggiamento (4 anni e 10 mesi) Luca Sostegni, prestanome di Scillieri.
Si profila, invece, richiesta di giudizio immediato per i commercialisti e contabili della Lega in Parlamento Alberto Di Rubba, ex presidente di Lfc, e Andrea Manzoni e per l’imprendiore Francesco Barachetti che ristrutturò il capannone. Intanto, proseguono le indagini della Procura sul filone milanese relativo all’impiego dei 49 milioni di fondi elettorali della Lega Nord.