Corriere della Sera

«Noi di Stazzema proponiamo una legge antifascis­ta»

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Un sondaggio Eurispes documenta che il 15,6% degli italiani ritiene che la Shoah non sia mai avvenuta: nel 2004 erano il 2,7%. Abbiamo assistito a un progressiv­o sdoganamen­to di espression­i razziste e xenofobe: un fenomeno colpevolme­nte sottovalut­ato. I milioni di morti della Seconda guerra mondiale, l’orrore della Shoah, sono un monito costante per l’umanità. Il nazismo e il fascismo si resero artefici di questi crimini: sono ideologie che vanno condannate per ciò che hanno prodotto. Eppure in Italia non è così. Nel Comune di cui sono sindaco, c’è Sant’Anna di Stazzema dove il 12 agosto 1944 i nazisti, con la complicità dei fascisti, uccisero oltre 500 persone: bambini, donne, anziani. Da Stazzema abbiamo deciso di contrastar­e la violenza, l’odio, il razzismo che sgorgano dai social network, dagli stadi, in tv, nei bar. Persino nelle edicole, dove si vendono gadget inneggiant­i al fascismo. Abbiamo lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare, la «Legge Antifascis­ta di Stazzema», con la quale proponiamo di inserire pene certe per chiunque propagandi il fascismo o il nazismo, anche sui social o con la vendita di gadget, e per chi esponga i loro simboli in riunioni pubbliche. Servono 50 mila firme per portare la legge in Parlamento. Chiunque può andare a firmare nel proprio Comune di residenza: c’è tempo fino al 31 marzo. È il momento di investire nella democrazia: ognuno può fare la sua parte mettendo una firma sulla proposta di legge. Maurizio Verona, sindaco di Stazzema, presidente Comitato promotore «Legge antifascis­ta Stazzema»

Per sostenere questa proposta di legge di iniziativa popolare ognuno può andare a firmare nel proprio Comune di residenza fino al 31 marzo

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