Scrittrici
Premio Rapallo alle favole di Simona Vinci: «Contro la paura»
Le paure e le creature misteriose delle fiabe, che si intrecciano con le esperienze d’infanzia e di vita, sono piaciute alle giurie del Premio Rapallo: Simona Vinci con Mai più sola nel bosco (Marsilio) ha vinto il riconoscimento, promosso dal Comune di Rapallo (Genova) e dedicato alle donne scrittrici, giunto alla 36ª edizione.
Una vittoria proclamata ieri durante la cerimonia in streaming, sancita dai voti congiunti di due giurie, l’una tecnica (presidente Elvio Guagnini, membri Maria Pia Ammirati, Mario Baudino, Francesco De Nicola, Chiara Gamberale, Luigi Mascheroni, Ermanno Paccagnini, Mirella Serri e Pier Antonio Zannoni) e l’altra popolare, per la prima volta composta da studenti e docenti di due scuole superiori di Rapallo, il liceo classicolinguistico Da Vigo-Nicoloso e lo scientifico-istituto tecnico Liceti. Le altre finaliste erano Melania G. Mazzucco con L’Architettrice (Einaudi) e Silvia Ballestra con La nuova stagione (Bompiani). Il Premio speciale era stato assegnato a Romana Petri e il premio Opera prima a Irene Salvatori.
«Sono emozionata — commenta la vincitrice — anche per il valore degli altri libri della terna. E felice anche perché a votare sono stati i ragazzi: il tema della paura li ha coinvolti». Un tema forte nell’opera di Vinci: «È un libro difficile da definire — spiega —, né romanzo né saggio, che giunge al termine di un percorso nato con La prima verità e Parla, mia paura (entrambi Einaudi Stile libero): parla di come le fiabe, nello specifico quelle dei fratelli Grimm, possano essere chiave di lettura del mondo. È anche una dichiarazione di poetica: lo sguardo fiabesco è in tutti i miei libri».
Il testo ha intercettato le angosce della pandemia. Conclude Vinci: «Quest’anno tutti sono stati colpiti dalla paura, e forse più degli altri gli adolescenti, per la chiusura delle scuole e perché si sono ritrovati spesso soli con sé stessi: leggere serve anche a questo, a farci uscire dalla lettura fortificati. E il libro dice che non bisogna sentirsi sconfitti, anche quando si è piccoli davanti alla paura».