Corriere della Sera

Meno vittime, ma risale il tasso di positività

Ieri 221 morti, il dato più basso dall’inizio dell’anno L’Emilia-Romagna è la regione con più decessi

- Paola Caruso

Scende il bilancio delle vittime: sono 221 i decessi nelle ultime 24 ore contro i 311 di sabato. Si tratta del numero più basso del 2021, dopo il minimo precedente datato domenica 31 gennaio (erano 237). Precisiamo: nel bollettino del fine settimana questa riduzione potrebbe essere condiziona­ta da dati incompleti. Infatti, nel nuovo anno i morti sotto la soglia di 300 sono stati registrati sempre di domenica. «C’è una decrescita molto lenta nella curva delle persone che hanno perso la vita e questa è già una buona notizia — spiega Roberta Siliquini, direttore di Igiene all’Università di Torino —. Il valore quotidiano rimane alto, ma assistiamo a un trend di decremento».

In effetti, non si osservano oltre 500 lutti dal 27 gennaio e oltre 400 dal 10 febbraio. Nessuna regione ha zero decessi, mentre il maggior numero di morti è in Emilia-Romagna (+41), Sicilia (+24) e Lombardia (+21).

Diminuisco­no anche i nuovi contagi: +11.068 i casi contro i +13.532 del giorno prima, a fronte di meno tamponi (205.642). Succede sempre nel weekend quando si processano poche analisi. E risale il tasso di positività che si attesta al 5,4% dal 4,6% di sabato. Ma dal confronto con domenica scorsa, quando sono stati comunicati +11.641 casi con un tasso del 5,6%, non ci sembra che ci siano molti cambiament­i nello scenario. «Siamo stabili — sottolinea Siliquini — d’altro canto non mi aspetto una discesa dei contagiati in quanto non abbiamo messo in atto nessuna ulteriore misura di contenimen­to. Speriamo di non vedere invece un aumento nelle prossime settimane. L’equilibrio è instabile. Ci auguriamo al contrario una discesa della curva epidemiolo­gica grazie a un aumento rilevante del numero di vaccinati».

Prosegue il calo delle degenze ordinarie, ma aumentano le terapie intensive: -51 i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari e +23 quelli in rianimazio­ne, per un totale 2.085 malati più gravi.

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