Salvini e l’obiettivo Viminale C’è anche l’ipotesi Mauri (Pd)
Confermata Luciana Lamorgese è iniziata la corsa a conquistare un posto di sottosegretario. E Matteo Salvini, che è stato titolare del Viminale ai tempi del Conte 1, mira a mettere lì un «guardiano» che monitori la questione migranti e le politiche di sicurezza. In via Bellerio girano infatti i nomi di Nicola Molteni e Stefano Candiani. Due profili che godono della stima e della fiducia di Salvini e che già conoscono il ministero, essendo stati sottosegretari nel primo esecutivo dell’avvocato del popolo. Non è allora un caso se il leader della Lega continui a invocare un «cambio di passo» perché «non è possibile che lo scorso anno sono triplicati gli sbarchi». Fonti istituzionali confermano che alla fine potrebbe spuntarla Candiani perché ha un approccio «meno divisivo» di Molteni e perché ha lasciato un buon ricordo ai vigili del fuoco.
In casa Pd, in pole position resta il viceministro uscente Matteo Mauri che nel corso del Conte 2 ha detenuto la delega alla pubblica sicurezza e potrebbe essere confermato nel segno della continuità. Eppure dalle parti del Nazareno girano anche i nomi di Emanuele Fiano, Carmelo Miceli, responsabile sicurezza del Pd, e di Monica Cirinnà, che è la responsabile diritti del partito.
Per il M5S due i nomi in lizza: Vito Crimi e Carlo Sibilia. Ma fra i due appare scontato che alla fine dovrebbe spuntarla il reggente del Movimento. Di certo la titolare del Viminale terrà per sé la delega sui migranti, un tema scottante che potrebbe scatenare polemiche all’interno del nuovo esecutivo.