Corriere della Sera

L’ultimo saluto a Ilenia Scarpe rosse e lacrime

Faenza, le amiche: diceva che lui la minacciava Strage di Bologna, a giudizio l’ex «primula nera» Paolo Bellini

- di Enea Conti e Andrea Pasqualett­o

Nel giorno dei funerali di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa nella sua casa di Faenza, tre amiche hanno indossato le scarpe rosse, simbolo della lotta alla violenza contro le donne. «Ci raccontava dell’ex marito, voleva ucciderla», hanno detto.

● A ucciderla un killer che secondo l’accusa sarebbe stato assoldato dall’ex marito che attualment­e è l’unico indagato

Si sono presentate al cimitero di Faenza poco dopo le dieci e mezza, in anticipo rispetto all’arrivo del carro funebre con il feretro. Sono le amiche di Ilenia, quelle che lei aveva preso a frequentar­e negli ultimi anni, dopo la burrascosa separazion­e. Al suo funerale, celebrato in forma strettamen­te privata, hanno voluto esserci. Per lei e per tutte le vittime di femminicid­i. «Siamo per lo più donne sole, Ilenia si confidava molto con noi e ce lo diceva chiaro: ho paura».

Occhi lucidi e scarpe rosse, si sono avvicinate in gruppo al piazzale del cimitero. Quelle scarpe rosse che in ogni angolo d’Italia ormai sono diventate un simbolo di lotta contro la violenza sulle donne.

Il delitto di Ilenia Fabbri, assassinat­a lo scorso 6 febbraio nella sua abitazione di Faenza, per ora è un caso irrisolto. L’unico indagato è l’ex marito, il 53enne Claudio Nanni, sospettato di aver commission­ato l’omicidio per ragioni di natura economica. La Procura lo ipotizza sulla base di vari elementi e fra questi ci sono anche loro, diventate depositari­e delle preoccupaz­ioni di

PIlenia. «Ci vedevamo spesso e a volte quando eravamo insieme ci raccontava delle minacce che arrivavano dall’ex marito...», ha spiegato una di loro. «Io dovevo testimonia­re all’udienza del 26 febbraio, Ilenia era davvero molto preoccupat­a...». aolo Bellini, l’ex «Primula nera» di Avanguardi­a Nazionale, è stato rinviato a giudizio per la strage di Bologna del 1980. Secondo la Procura generale è il quinto uomo dell’attentato, assieme ai tre ex Nar già condannati in via definitiva —Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini — e a Gilberto Cavallini. Il processo che inizierà il 16 aprile, vedrà alla sbarra anche l’ex carabinier­e Piergiorgi­o Segatel per depistaggi­o e Domenico Catracchia per false informazio­ni al pm.

«Lei diceva che lui la voleva ammazzare. Questa è una tragedia inaccettab­ile, occorre fare giustizia». Non hanno dubbi e lo ripetono all’unisono: «Lei aveva paura di quell’uomo».

Lo dicono di fronte alla bara della loro amica, pregando i cronisti di non fare i loro nomi. Cercano inutilment­e di evitare le telecamere delle troupe televisive che da giorni stazionano in questa cittadina romagnola, poco abituata ai riflettori della cronaca nera. Alcune di loro temono ripercussi­oni: «C’è un assassino in libertà, c’è chi è accusato pesantemen­te di essere averla fatta uccidere, il momento è delicatiss­imo. Scusate tanto ma preferiamo non comparire».

Al cimitero di Faenza, c’era anche lui: Claudio Nanni, l’ex marito di Ilaria e sospettato di essere il mandante del delitto. È entrato da un ingresso secondario, provando a sfuggire ai cronisti, qualcuno lo ha intercetta­to.

Considerat­o che la cerimonia funebre avrebbe dovuto essere privata, ora e luogo sono stati comunicati solo al mattino. Ma erano comunque presenti amici e conoscenti della vittima. Straziata dal dolore, la figlia della coppia, Arianna. In chiesa ha sussurrato poche parole. Lei che su un biglietto accanto a un mazzo di fiori, ancora adagiato davanti alla porta di casa, ha scritto «ti farò giustizia». Ieri ne ha aggiunto un altro: «Ti voglio bene mamma e mi manchi davvero tanto, vorrei abbracciar­ti, ti lascio la mia scimmietta che era il tuo animale preferito. Ti penso sempre». E mentre la città sembra chiudersi in un religioso silenzio e i residenti evitano di commentare l’accaduto, le indagini proseguono serrate. Messaggi, video, tabulati, testimonia­nze. Un uomo è stato ripreso da una telecamera vicino alla casa di Ilenia. Forse è il killer ma ci vuole un nome per chiudere il giallo.

In chiesa è entrato da un ingresso laterale anche l’uomo sotto inchiesta per il delitto

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Scarpe rosse, simbolo della lotta alla violenza contro le donne, indossate dalle amiche al funerale di Ilenia, 46 anni, uccisa a Faenza
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Le amiche di Ilenia con le scarpe rosse
(Da Ravenna Web Tv) Il gesto Le amiche di Ilenia con le scarpe rosse
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Si sono svolti ieri a Faenza i funerali di Ilenia Fabbri, 46 anni assassinat­a il 6 febbraio scorso
La vicenda Si sono svolti ieri a Faenza i funerali di Ilenia Fabbri, 46 anni assassinat­a il 6 febbraio scorso
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Paolo Bellini, 68 anni, ex estremista «nero»
Chi è Paolo Bellini, 68 anni, ex estremista «nero»

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