Forza Italia, Berlusconi nomina Tajani coordinatore
Nuovi incarichi anche per Ronzulli e Bernini. Tre parlamentari lasciano il partito e passano con Toti
Un imponente giro di nomine, come non se ne vedeva da tempo. Che serve a risarcire i delusi dalla formazione del governo, ma anche e soprattutto a mandare un messaggio: Forza Italia va avanti per la sua strada, non si esaurisce né si fa dare la linea dalla componente più «moderata» e filocentrista che è entrata nell’esecutivo. Anzi, Draghi dovrà confrontarsi con i nuovi vertici del partito per ottenere il sì alle politiche che intende portare avanti, non solo con i ministri. E i vertici, è il timore di una parte degli azzurri, «sono tutto tranne che invisi a Salvini», tanto da far tornare d’attualità l’ipotesi in tempi non lunghi di una «confederazione» tra i due partiti, della quale Salvini con Berlusconi sarebbe tornato a parlare nei giorni scorsi. La decisione è arrivata ieri mattina dopo un vertice ad Arcore tra Berlusconi e i «promossi», dopo giorni molto agitati. Se infatti un pezzo del partito si è sentito scavalcato dalle scelte che hanno portato Brunetta, Gelmini e Carfagna al governo, altri — Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino e Guido Della Frera — ieri hanno lasciato FI per approdare a Cambiamo, che con dieci deputati diventa componente autonoma e maggiore del Gruppo misto, come oggi annuncerà il leader Giovanni Toti.
In questo clima, il Cavaliere ha quindi riorganizzato il partito, nominando coordinatore Antonio Tajani, già vicepresidente che assume una carica che mancava dai tempi del Pdl. A lui, che tutti si aspettavano ministro, è affidato «come principale mandato» quello di coordinare «lo sviluppo sul territorio» e «l’attività e il contributo di FI al governo Draghi». Praticamente Tajani, in rappresentanza di Berlusconi, darà la linea sulle posizioni da prendere e gestirà il partito sul territorio.
Ma non è l’unico degli «ortodossi» azzurri a essere premiato: la fedelissima Licia Ronzulli, da sempre fautrice di un’alleanza stretta con la Lega, diventa «responsabile per i rapporti con gli alleati», con delega di Berlusconi a stabilire «strategie comuni», iniziative e programma. Terza novità è un nuovo incarico anche per Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato, anche lei tra i candidati ministri azzurri: diventa vicecoordinatrice e dovrà fare da collegamento tra il movimento e i gruppi di Senato, Camera e del Parlamento europeo.
Infine, al posto di Brunetta viene nominato responsabile economico Massimo Ferro, mentre alla Camera capogruppo reggente dopo il passaggio della Gelmini al governo diventa Roberto Occhiuto, che è il candidato azzurro alla Regione Calabria.
Mentre il partito si blinda e cerca di rilanciarsi, in tre (per ora) se ne vanno. Osvaldo Napoli, storico deputato azzurro, da tempo a disagio per una linea «troppo appiattita sul versante sovranista», va con Toti per costruire «un grande contenitore dei moderati, un nuovo centro che presto sarà determinante nei prossimi equilibri politici». Un addio che era nell’aria e che dà il via alla ristrutturazione appena agli inizi del centrodestra.