LA TAVOLA di SIMONETTA AGNELLO HORNBY
I piatti con il racconto della scrittrice siciliana tra la casa di Mosé e Londra. Poi il cuoco Sami Tamimi, storico socio di Ottolenghi E il menu coi grassi buoni
Dalla parmigiana di melanzane agli anelletti al forno. Dal dolce di frutta per i bambini alla zuppa inglese. Ci sono tutti, su Cook (in edicola domani con il Corriere), i piatti della sua storia. Sette ricette che compongono il menu d’autore firmato da Simonetta Agnello Hornby e fotografato per l’occasione a Londra da Laura Edwards. Avgiovinezza vocatessa e scrittrice, palermitana di nascita e londinese di adozione, Simonetta Agnello Hornby ha raccontato sulle pagine di Cook la storia della sua famiglia, dagli anni passati nella casa siciliana di Mosè fino a quelli in Gran Bretagna. Dove sono nati i suoi figli e i suoi nipoti. Legati indissolubilmente alla terra d’origine grazie alla cucina, «ciò che ha reso gli esseri umani diversi e superiori — scrive nel suo racconto — agli altri esseri viventi». «La famiglia ci insegna chi siamo e cosa saremo attraverso il cucinare». Ecco perché in futuro, quando ormai agli occhi dei bisnipoti inglesi lei sarà ormai ricordata come «la straniera», il dolce di casa Hornby rimarrà per sempre la torta di Marisa. Perché è proprio il cibo ciò che radica nelle persone il più forte e duraturo senso di appartenenza.
In fondo, lo stesso sentimento che innerva tutta la vita di Sami Tamimi, il personaggio del mese di Cook. Cuoco, food writer e socio storico di Yotam Ottolenghi, con il quale gestisce da anni un piccolo impero della ristorazione in Gran Bretagna. Tamimi ha passato la sua adolescenza e
a fuggire. Dalla sua città, Gerusalemme, e dalla famiglia, poco propensa ad accettare la sua omosessualità. Da lì, gli anni trascorsi prima a Tel Aviv, poi a Londra, dove è diventato amico di Ottolenghi, nonostante l’appartenenza a due culture che si sono sempre combattute (palestinese Sami, ebraica Yotam) fino a Limigiano, in Umbria, dove oggi vive in un casale ristrutturato assieme al compagno, l’immobiliarista inglese Jeremy Kelly. «A 17 anni sono scappato di casa. Non poter parlare della mia sessualità mi riempiva di rabbia», ha raccontato. «Ma in cucina ho trovato me stesso. E oggi, quando torno a casa a trovare la mia famiglia, indosso sempre un sorriso».
Di cibo che unisce, e dunque solidale, si parlerà anche nell’inchiesta del mese: numeri alla mano, Cook racconterà come, a causa della pandemia, sia cresciuto a dismisura il numero delle persone in difficoltà che chiede aiuto attraverso le mense e i refettori e come, perciò, il terzo settore abbia dovuto riorganizzarsi di fronte alle inevitabili difficoltà della filiera causate dalla pandemia: meno cibi freschi nel «cestino» della raccolta, più legumi, pasta e sughi; e poi diversi sistemi di conservazione e modelli di donazione sempre più a chilometro zero. Con un unico obiettivo: riuscire a sfamare tutti.
Tantissime, poi, le ricette del numero per imparare a cucinare. Dall’hummus di ceci e avocado allo sgombro in salsa verde nel menu salutare di Anna Villarini (dedicato questo mese alla riscoperta dei grassi buoni: olio extravergine d’oliva, di noci, sesamo e semi di lino) al rotolo ai due cioccolati, il dolce facilissimo che riesce a tutti spiegato dal pasticcere alsaziano Christophe Felder. E poi il piatto geniale, la zuppa won ton di maiale e gamberi con il trucco delle sfoglie surgelate. O il boeuf bourguignon di Julia Child, tra le più celebri cuoche e scrittrici d’America: ex spia, fu descritta dal suo biografo come «una pioniera del piacere in un Paese puritano». E poi, ancora, le nuove puntate di scuola di vino, cocktail, i nuovi libri, i locali che hanno riaperto in una forma diversa per resistere alla crisi e l’intervista all’attrice Giulia Bevilacqua. Infine, il racconto di due iniziative di Cook: da venerdì 19 sarà attiva la nuova newsletter di Cook, un piccolo contenitore delle migliori storie, ricette e interviste della settimana (è gratuita, ci si iscrive dal sito Cook.corriere.it cliccando sul pulsante Iscriviti alla newsletter). Mentre è fissata per il 16 maggio a Milano la cerimonia dei Cook Awards, che incorona i talenti del cibo 2020.
Come sempre, Cook sarà in edicola domani come inserto gratuito del Corriere mentre, per chi se lo perdesse, da venerdì potrà essere acquistato al costo di 2,50 euro oltre al prezzo del quotidiano.
Domani in edicola gratis con il «Corriere» il nuovo numero, acquistabile poi per tutto il mese