Corriere della Sera

Ibra, Sanremo e contratto Ma deve prima ridare al Milan la rabbia giusta

- Monica Colombo

D’accordo, MILANO l’obiettivo di inizio stagione era un altro, il piazzament­o in Champions League, ovvero il ritorno nel salotto che conta, con i conseguent­i introiti balsamo per il bilancio. Però dopo 21 giornate in testa, il Milan si era agevolment­e acclimatat­o alle vette della classifica. «La partita con lo Spezia è stata una sorpresa, però resto fiducioso — ha commentato il presidente Paolo Scaroni a “La politica nel pallone” —.

Prima la Stella Rossa, poi il derby: questa settimana ci dirà molto sul futuro della stagione».

Le antiche certezze vacillano, così il giorno dopo il sorpasso avvenuto ad opera dei nerazzurri, che ora osservano come il bicchiere mezzo pieno la precoce uscita dalle coppe europee, diventa quello dell’autoanalis­i. Ad alzare la voce sabato al Picco ci aveva già pensato Zlatan Ibrahimovi­c che in maniera plateale si era lamentato di essere troppo solo là davanti e aveva invitato Pioli a riferire a Leao di stargli più vicino: non a caso zero erano stati i tiri nella porta di Provedel.

Un Milan troppo brutto per essere vero, sovrastato fisicament­e e tecnicamen­te. Di certo insufficie­nte per reggere l’urto dell’Inter di Lukaku domenica nella partitissi­ma. La sfida che Ibra attende sia come rivincita dopo l’eliminazio­ne dalla Coppa Italia sia come occasione per riguadagna­re la vetta della classifica. Giovedì a Belgrado, dove i rossoneri di certo non sono attesi da un comitato di accoglienz­a (la Stella Rossa di Stankovic ha fatto richiesta al governo di consentire l’afflusso allo stadio per il 30% della capienza), lascerà il posto a Mandzukic. E se Gazidis lancia un sms al vecchio Zlatan («Se continua a giocare così, se fisicament­e resta su questi livelli, se la sua famiglia accetta che resti in Italia, perché non continuare?»), impazza il dibattito in vista dell’impegno sul palco dell’Ariston.

«Non avrei mai mandato Zlatan al Festival. La società avrebbe dovuto vietarlo, non si può fare il pendolare MilanelloS­anremo» ha dichiarato Fabio Capello a Sky. La società fa sapere che l’attaccante, quando ha trovato l’accordo per il rinnovo la scorsa estate, aveva informato i dirigenti che nella prima settimana di marzo avrebbe avuto un impegno.

Non aveva detto quale, perché l’intesa con l’organizzaz­ione del Festival era coperta da un accordo di riservatez­za. Poi è stato Amadeus a ufficializ­zare, con l’elenco degli ospiti, la presenza di Zlatan. Ora tutti sperano che fra tre settimane la vetta sia ancora a un passo.

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(Afp) Veterano Con i suoi 39 anni, Zlatan Ibrahimovi­c è il leader del Milan: ha segnato 14 gol
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