AstraZeneca, via libera fino ai 65 anni Moderna dimezza le fiale di febbraio
Aifa e ministero: esteso l’uso del preparato di Oxford. Al via nuovo studio
Anche in Italia il vaccino AstraZeneca, sul quale si puntava di più per immunizzare la popolazione, 40 milioni di dosi da distribuire, avrà un uso allargato fino a chi ha 65 anni. In un incontro tra Regioni, agenzia del farmaco Aifa e ministero della Salute, si è deciso di ampliare la fascia di somministrazione. Manca ancora un passaggio: il via dell’organismo tecnico scientifico dell’ente regolatorio e un atto del ministero della Salute. Ma l’indicazione sarà confermata. Tutti d’accordo, per una serie di ragioni. I ceppi mutati del virus, più trasmissibili, incalzano. Si prevede che quello inglese prenderà il sopravvento nel giro di cinque settimane. La campagna vaccinale procede a rilento per la mancanza di dosi e bisogna assolutamente accelerare. Ieri per altro si è saputo che Moderna ha dimezzato i lotti previsti a febbraio.
In Gran Bretagna il preparato di AstraZeneca viene utilizzato senza limiti d’età e, a sentire il premier Boris Johnson, l’epidemia è in regressione. In ogni caso questi vaccini inducono una protezione dalle forme di malattia più gravi e si è visto che dopo la prima dose l’efficacia aumenta dal 60 all’80 per cento dopo 12 settimane, tanto che il richiamo può essere ritardato. Il ministro Speranza ha chiesto ad Aifa «di fare ogni verifica sul piano delle evidenze scientifiche per capire se c’è la possibilità di ampliare le indicazioni».Tra l’altro, oltre ad essere in parte made in Italy, grazie alla partnership con la società biotecnologica Irbm che ha lavorato sulle dosi per la sperimentazione, ha un prezzo politico, molto più basso dei «concorrenti» di Pfizer-Biontech e Moderna: 2,80 euro a fiala. Nel parere pubblicato da Aifa, il 30 gennaio, era stato posto il limite dei 55 anni. Iniziativa che aveva sorpreso non poco considerato anche il confronto col resto d’Europa.
L’agenzia europea per i medicinali (Ema) non aveva messo limiti d’età, Francia e Germania gli avevano dato l’ok per gli under 65, l’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che «va bene per tutti». L’Italia aveva invece seguito una linea prudente: «Gli studi mostrano un livello di incertezza sulla stima di efficacia negli over 55 in quanto tale popolazione, nella quale tuttavia si è osservata una buona risposta anticorpale, era scarsamente rappresentata». Da noi la vaccinazione con AstraZeneca è cominciata la scorsa settimana, precedenza a Forze dell’ordine e insegnanti. È il vaccino più facile da usare, già infialato, adatto a temperature tra 2 e 8 gradi, quelle dei normali frigoriferi.