Maggioranza possibile vicina al record di Monti
Per il governo Draghi si profila una fiducia con numeri ampissimi: si stimano, ultimo pallottoliere alla mano, 272 sì al Senato e 567 alla Camera. Un sostegno che potrebbe anche sfiorare il record di Mario Monti, che nel novembre 2011 incassò rispettivamente 285 e 556 voti. Alla vigilia, il numero dei grillini che voteranno è di circa 72 a Palazzo Madama e 165 a Montecitorio. La lista dei ribelli, seppur ridotta, conta tra i senatori nomi come: Lezzi, Morra, Crucioli, Abate, Angrisani, Vanin, Presutto, Corrado, Dessì, forse Lanzi e Castellone. Ma è possibile che il dissenso si riduca (anche con l’escamotage dell’uscita dall’Aula), specie dopo la mediazione di Beppe Grillo. Mentre alla Camera i no sarebbero quelli di: Colletti, Forciniti, Maniero, Costanzo, Giuliodori, Vallascas. Il solo partito a collocarsi all’opposizione sarà Fratelli d’Italia, che conta 19 senatori e 33 deputati. A votare no anche pochi altri peones.