«Priorità nel vaccino anche per i malati gravi in casa»
La prima fase della vaccinazione nazionale contro il Covid-19 prevede che vengano vaccinati gli anziani ricoverati-ospitati nelle Rsa oltre al personale medico e paramedico ed altre categorie. Ci sono malati di serie A che ricevono il vaccino nella prima fase e malati di serie B, abbandonati all’incertezza di una vaccinazione che si terrà non si sa quando. Mi riferisco ai tanti malati anziani alcuni di essi allettati, affetti da patologie invalidanti, come Alzheimer, Parkinson-parkinsonismo, che si trovano nelle loro abitazioni, quindi non ricoverati in strutture sanitarie. Quando potranno ricevere il vaccino? Nelle loro abitazioni (lo so perché abbiamo un malato in famiglia affetto da una forma molto avanzata di parkinsonismo, 80 anni tra qualche mese), vi sono camere trasformate in vere camere da Rsa: letti con spondine, materasso antidecubito, carrozzina, elevatore, medicinali di ogni tipo e quanto necessita per l’igiene che viene fatta a letto. Per non parlare del familiare più vicino che accudisce il malato, spesso è la moglie, che secondo me dovrebbe ricevere il vaccino, con priorità. Oggi, questi malati sono prigionieri della loro camera da letto, perché è vietato loro mettere il naso fuori casa, per vedere un po’ di luce naturale, a causa delle basse difese immunitarie che hanno e per i vari limiti della malattia stessa. Accudire un malato di Alzheimer presso il proprio domicilio, costa meno che accoglierlo in ospedale o in strutture sanitarie. Per favore, facciamo in modo da ricordare a chi di dovere, che esistono anche questi malati da vaccinare nella prima fase del piano nazionale di vaccinazione.