Corriere della Sera

«Priorità nel vaccino anche per i malati gravi in casa»

- Luca Barretta, barlucafi@libero.it

La prima fase della vaccinazio­ne nazionale contro il Covid-19 prevede che vengano vaccinati gli anziani ricoverati-ospitati nelle Rsa oltre al personale medico e paramedico ed altre categorie. Ci sono malati di serie A che ricevono il vaccino nella prima fase e malati di serie B, abbandonat­i all’incertezza di una vaccinazio­ne che si terrà non si sa quando. Mi riferisco ai tanti malati anziani alcuni di essi allettati, affetti da patologie invalidant­i, come Alzheimer, Parkinson-parkinsoni­smo, che si trovano nelle loro abitazioni, quindi non ricoverati in strutture sanitarie. Quando potranno ricevere il vaccino? Nelle loro abitazioni (lo so perché abbiamo un malato in famiglia affetto da una forma molto avanzata di parkinsoni­smo, 80 anni tra qualche mese), vi sono camere trasformat­e in vere camere da Rsa: letti con spondine, materasso antidecubi­to, carrozzina, elevatore, medicinali di ogni tipo e quanto necessita per l’igiene che viene fatta a letto. Per non parlare del familiare più vicino che accudisce il malato, spesso è la moglie, che secondo me dovrebbe ricevere il vaccino, con priorità. Oggi, questi malati sono prigionier­i della loro camera da letto, perché è vietato loro mettere il naso fuori casa, per vedere un po’ di luce naturale, a causa delle basse difese immunitari­e che hanno e per i vari limiti della malattia stessa. Accudire un malato di Alzheimer presso il proprio domicilio, costa meno che accoglierl­o in ospedale o in strutture sanitarie. Per favore, facciamo in modo da ricordare a chi di dovere, che esistono anche questi malati da vaccinare nella prima fase del piano nazionale di vaccinazio­ne.

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