Corriere della Sera

Risale il tasso di positività (4,1%), ancora 369 vittime

Più tamponi, oltre 294 mila, ma aumentano anche i nuovi casi: 12.074. L’andamento della curva resta stabile

- Paola Caruso

Il dato più triste nel bollettino di mercoledì è quello dei decessi. Le vittime aumentano: sono 369 nelle ultime 24 ore contro le 336 di martedì, per un totale di 94.540 da un anno. Il Veneto ha il maggior numero di morti giornalier­i (+70), seguito da Lazio (+55) Emilia-Romagna (+31), mentre la Valle d’Aosta registra zero lutti da tre giorni. «In genere, le vittime sono persone che si sono ammalate in media tre settimane prima», commenta il fisico Giorgio Sestili.

Aumentano anche i contagi: sono 12.074 i nuovi casi (+10.386 martedì), a fronte di più tamponi (294.411, ovvero 20.392 in più), che portano il tasso di positività al 4,1%, più alto del 3,8% precedente.

Ma l’andamento della curva sembra ricalcare quello della scorsa settimana: un’altalena tra 7 mila nuove infezioni (il consueto minimo del lunedì) e 15 mila. Per esempio, mercoledì scorso sono stati comunicati +12.956 casi con un tasso del 4,2%, vicinissim­o al 4,1% attuale. Dal confronto si vede che lo scenario appare invariato. «Siamo in una fase di incertezza stabile — precisa Roberta Siliquini, direttore di Igiene all’Università di Torino —. Questo non stupisce perché non sono state tolte o aggiunte misure di contenimen­to. Il timore è che la situazione peggiori». Le regioni più colpite sono Lombardia, Campania ed Emilia-Romagna. Mentre il Veneto dà segni di migliorame­nto: con 39 mila analisi processate (il numero regionale di test più alto della giornata) ha individuat­o 492 positivi. «Abbiamo un’incidenza di 1,26%, bassissima rispetto alla media nazionale del 4%», precisa il governator­e Zaia. In calo le degenze,per il secondo giorno di fila: -189 i letti occupati nei reparti ordinari e -31 quelli in terapia intensiva. Con +113 ingressi in rianimazio­ne.

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