Corriere della Sera

Consiglier­e per la sicurezza

Nuova delega oltre ai Servizi: è la prima volta Capo della polizia, Giannini in pole per la succession­e

- di Giovanni Bianconi Frignani

Mario Draghi, premier da pochi giorni, tra i primi appuntamen­ti aveva inserito proprio Gabrielli. I due si conoscevan­o già.

La notte di Capodanno dalla sala operativa della Questura di Roma aveva fatto gli auguri via radio alle volanti, ma aveva anche lanciato un monito: «Il 2021 non sarà un anno semplice, prepariamo­ci ad affrontare anche tensioni sociali. Nei controlli che saremo chiamati a svolgere ci vorrà sempre umanità». Da capo della polizia, incarico ricoperto dal 2016, il prefetto Franco Gabrielli è diventato sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi segreti, ma soprattutt­o — novità assoluta — alla Sicurezza del Paese. Per lui una nuova sfida, in una carriera folgorante, costellata di impegni e anche di successi. Da capo della Digos romana aveva sgominato le Nuove Brigate rosse, arrestando gli assassini di Massimo D’Antona e Marco Biagi. Come responsabi­le della Protezione civile ha gestito la vicenda del naufragio e il successivo recupero della Costa Concordia all’Isola del Giglio, passando (da prefetto) per i terremoti che hanno sconvolto l’Aquila (2009) e l’Emilia-Romagna (2012).

Il nome più accreditat­o per succedergl­i al vertice della polizia è quello del prefetto Lamberto Giannini, ex capo dell’antiterror­ismo e adesso suo braccio destro come capo della segreteria del dipartimen­to. Altri candidati sono Vittorio Rizzi, vice capo della polizia e direttore centrale anticrimin­e, e Matteo Piantedosi ex capo di gabinetto del Viminale e ora prefetto di Roma.

Viareggino, 61 anni, sposato, tre figli, tifoso della Juventus, Gabrielli ha anche un passato ai vertici dell’intelligen­ce, quando nel 2005, dopo essere stato promosso dirigente superiore per meriti speciali, ha dapprima diretto il Servizio centrale antiterror­ismo del Viminale (con la cattura a Roma di uno degli attentator­i alla metro di Londra) e quindi il Sisde fino al 2008. Alla guida della Protezione civile Gabrielli è invece rimasto fino al 2015, quando è stato nominato prefetto di Roma. Da Palazzo Valentini ha affrontato momenti chiave per la Capitale: dalla gestione dell’arrivo dei rifugiati, con le rivolte in diversi quartieri, ai palazzi occupati e alla discussa divisione delle curve ultrà dell’Olimpico, ma soprattutt­o la pianificaz­ione della sicurezza per il Giubileo e l’aumento dei presidi delle forze dell’ordine per prevenire gli attentati di cellule estremiste islamiche che proprio dal 2015 hanno cominciato a insanguina­re tutta Europa.

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