«Bene i miei nominati, ne avrei altri 30 Il premier con la Lega lavorerà meglio»
Salvini: con il capo del governo rapporto franco, sui sottosegretari non abbiamo posto veti
«Io sono convinto di una cosa: la forza con cui il premier Draghi si troverà meglio a lavorare, saremo noi». Matteo Salvini parla con il Corriere mentre il Consiglio dei ministri che deve varare la lista dei 39 sottosegretari di Stato è sospesa: «Noi siamo al lavoro per risolvere i problemi, non per crearli: la Lega non ha sollevato questioni».
Il segretario leghista lo dice rispondendo riguardo alla voce che lo accompagna da giorni e giorni, quella di muoversi da premier ombra. Lui scoppia a ridere: «Il rapporto tra me e il presidente del Consiglio è corretto e franco. E dove posso, cerco di collaborare al massimo per risolvere i problemi che si presentano». Insomma, i problemi verranno da Pd e M5S? «Badiamo al sodo, questo governo nasce per fronteggiare la crisi economica e sanitaria e non voglio polemizzare».
L’altro giorno, pareva che Draghi avesse convocato Salvini a Palazzo Chigi per raccomandargli un profilo meno ingombrante. «Macché. Abbiamo affrontato altri argomenti. I vaccini, la riapertura, la didattica a distanza che non funziona. Esempio concreto: un ministro della Lega come Giorgetti è al lavoro per produrre i vaccini in Italia. È una risposta concreta a un problema drammatico». Anche qui, Salvini si dice convinto dell’accordo con il premier «sui temi di fondo: l’Italia che riparte, il taglio delle tasse e ovviamente il piano vaccinale. La nostra priorità è una grande pace fiscale, una rottamazione di milioni di cartelle esattoriali impossibili da pagare dopo un anno di chiusura». E magari, ancora una volta, il licenziamento di Domenico Arcuri. Non è possibile che l’insistenza di Salvini non finisca con il rafforzare il commissario all’emergenza Covid? «Basta. Di Arcuri non parlerò più. Draghi è uomo concreto, che bada al sodo. Mi affido a lui e non ho bisogno di dire nulla di più. Non sono io a doverlo giudicare, ma i fatti». Resta il fatto che il leader leghista continua a parlare di riapertura mentre il governo si appresta a mantenere le restrizioni fino a dopo Pasqua: «Io penso che lo stesso Cts, dopo un anno, possa essere aggiornato. E poi, ricordo che il diritto al lavoro non è di minor rango rispetto a quello alla salute che, sia chiaro, è fondamentale. Sa cosa mi piacerebbe? Che nel Cts entrasse anche un artigiano, un ristoratore, una partita Iva... Ma devo dire che su questo Draghi è partito bene: invita alle riunioni sul Covid anche i ministeri economici». Ma poi, sul Comitato tecnico scientifico riparte duro: «Diciamocelo: un giorno dicono una cosa, il giorno dopo il contrario. E dove sono le cure domiciliari?». Salvini ripete spesso il nome di Bertolaso. Ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, torna a parlarne come di possibile candidato sindaco di Roma. Mentre per Milano, la giornalista non riesce a strappargli alcun nome.
Salvini passa in rassegna l’elenco dei sottosegretari: «Non so se posso darle questi nomi, ancora non sono ufficiali... Diciamo che sono quelli che avrei voluto io. Anche perché mi creda: come già riguardo ai ministri, io mi sono concentrato sui temi».
Il Consiglio dei ministri poi vara la sospirata lista. E Salvini enumera: «Avevo chiesto la sicurezza e al Viminale abbiamo Nicola Molteni, che già aveva fatto benissimo. Ci interessa lo sblocco dei cantieri e alle Infrastrutture abbiamo Alessandro Morelli, che già era presidente della commissione. Per la scuola, mi sarebbero piaciuti Pittoni o Sasso...» (ce l’ha fatta il pugliese Rosario Sasso). E poi «al Mef il padre di Quota 100, Claudio Durigon, al Lavoro una donna toscana molto in gamba come Tiziana Nisini, Lucia Borgonzoni torna alla Cultura e Gian Marco Centinaio all’Agricoltura, la ligure Stefania Pucciarelli alla Difesa e Vannia Gava, che era all’Ambiente, sarà alla Transizione ecologica. Mi spiace perché di persone di valore ne avremmo avute altre 30 e a me sarebbe piaciuto anche l’incarico per il Sud. Ma ovunque ci saranno uomini della Lega, lavoreranno anche per il Sud. Mi faccia augurare buon lavoro al prefetto Franco Gabrielli ai Servizi. Siamo contenti di poter partecipare alla scelta del nuovo capo della Polizia col sottosegretario Molteni. Anche perché, essendo passati dai 250 sbarchi di gennaio-febbraio 2019 ai 4.000 di quest’anno, c’è parecchio da lavorare...».
Ora basta parlare di Arcuri, non sono io a doverlo giudicare ma i fatti Il premier è un uomo concreto che bada al sodo, mi affido a lui
Penso che il Cts possa essere aggiornato Vorrei che entrassero un artigiano o una partita Iva Il lavoro è essenziale come la salute
Mi sarebbe piaciuto avere anche l’incarico per il Sud Però, ovunque ci saranno uomini della Lega lavoreranno anche per il Meridione