Le tappe
Il sì al Conte ter e il nodo reggenza
Con la crisi del Conte II, il M5S ritrova l’unità sul sì a un Conte ter. I dissidi interni restano sulla reggenza di Crimi, che non ha mai indetto il voto sul nuovo leader
La spaccatura sul nuovo governo
Archiviata l’ipotesi del Conte ter, M5S si spacca sull’incarico a Draghi. Di Battista guida l’ala degli oppositori: «Con l’apostolo delle élite è l’antitesi della politica»
Le defezioni al voto di fiducia
Grillo si spende per il sì a Draghi, deliberato poi dal 59,3% dei militanti con il voto su Rousseau. Alla fiducia al governo votano no 15 senatori e 16 deputati M5S
Le espulsioni e i nuovi ruoli
Espulsi i ribelli (36 in tutto con gli assenti), Di Battista lascia. Intanto, ai vertici si discute delle candidature al direttorio e per Conte si ipotizza il ruolo di presidente del Movimento