L’inchiesta
Indagati i vertici di 4 società
La Procura di Milano ha aperto un’indagine sul mondo dei rider, i ciclofattorini che consegnano pranzi e cene a domicilio. Ha iscritto nel registro degli indagati i rappresentati delle quattro principali aziende di consegne
Sfruttamento e diritti negati
L’accusa è di aver sfruttato l’attività di delivery senza riconoscere i diritti del lavoro subordinato, che vanno dalla tutela della salute alla sicurezza, dalla formazione alla valutazione dei rischi e alla fornitura dei mezzi
Le aziende e i 60 mila rider
Le aziende nel mirino della Procura sono 4: Foodinho-Glovo srl, Uber Eats Italy srl, Just Eat Italy srl e Deliveroo Italy srl. Per loro lavorano oltre 60 mila fattorini, «governati» da un algoritmo che assegna a chi fa più consegne altro lavoro
Le ammende per 733 milioni
Le aziende hanno 90 giorni per adeguare i rapporti di lavoro alle prescrizioni della Procura e pagare ammende per un totale di 733 milioni di euro, se non vogliono finire sotto processo rischiando sanzioni 4 volte superiori o l’arresto
L’altra inchiesta: violazioni fiscali
La Guardia di Finanza di Milano indaga anche su violazioni fiscali, partendo dall’ipotesi di una «stabile organizzazione occulta» che si configura quando un’azienda che ha sede all’estero opera in Italia con una struttura che al fisco non risulta esistere