Quattro destini prima dell’attimo in cui tutto cambia. E dopo
Esordi narrativi Destini e amori pre e post pandemia in «Orgoglio e sentimento» di Benedetta Cosmi (Armando Editore), in gara allo Strega
Una generazione di giovani «che doveva guidare le auto volanti» e invece ha incontrato la pandemia. Un’altra generazione, di anziani, «che aveva pagato i postumi della Prima guerra mondiale, era cresciuta in estrema povertà» ma era riuscita a ricostruire il Paese, e poi è stata colpita con crudeltà inaudita dall’emergenza sanitaria. Nel romanzo Orgoglio e sentimento di Benedetta Cosmi (Armando Editore, sul «Corriere» lo aveva recensito Franco Manzoni il 12 dicembre scorso) il tempo della pandemia sembra appena sfiorato, pare allontanarsi sempre di più mentre la storia dei personaggi si addentra nel futuro. Invece resta lì, a definire il «prima» e il «dopo», come un perno centrale intorno al quale i pensieri continuano a ruotare.
Ora il romanzo della giornalista, sindacalista e saggista Cosmi, 37 anni, esordio narrativo dopo numerosi saggi sui temi cari anche ai protagonisti del libro — il lavoro, i giovani, l’educazione, le questioni di genere — è candidato al Premio Strega (l’ha proposto Antonio Augenti, docente e già direttore generale del ministero della Pubblica istruzione). Eccoli, i protagonisti: sono 4 giovani, Giannenrico, Adriana, Olimpia e Sonia, còlti un soffio prima della pandemia, saliti su un treno per un pelo mentre il Paese è sferzato dalla tempesta Ciara, che passa sopra l’Italia l’11 febbraio 2020; non sanno che presto arriverà ben altro ciclone e inizierà il lockdown.
Proprio di sogni, di progetti di lavoro, di amori, di impegno politico, ma anche di frustrazioni, della condizione femminile (Olimpia è perseguitata da uno stalker), del poco spazio lasciato alla loro generazione i quattro cominciano a parlare in treno, ascoltati da un anziano testimone, il giornalista in pensione Cesare. Diventa un’amicizia. Ma a poco a poco i piani temporali del libro si incrociano: il presente del viaggio diventa flashback, i fili dei racconti iniziati in treno si annodano alle vite reali, il futuro arriva.
Un romanzo sul presente, quindi, anche se nel libro è ormai lontana la «storica pandemia degli anni Venti», e un percorso alla scoperta del modo in cui i quattro hanno vissuto la catastrofe e il «dopo», le scelte, le passioni realizzate, gli amori recisi, quelli abbracciati. Sonia, ad esempio, si impegna finalmente in politica e nel «futuro» romanzesco aspira al Quirinale (ecco l’orgoglio del titolo). A lei è affidato il messaggio generazionale del testo, ed è lei a incarnare una delle (moltissime) citazioni in cui i protagonisti cercano la saggezza, una frase di Publilio Siro, del I secolo a. C.: «Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura».