Corriere della Sera

Milan, tutto in quattro giorni La Stella Rossa vale il piano B

Dopo la Coppa, c’è la Roma. Pioli: «Ibra a Sanremo? Motivazion­i in più»

- Carlos Passerini

Quattro giorni che valgono una stagione. Fa bene Stefano Pioli a cercare di scaricare la pressione, ostentando serenità sia dentro allo spogliatoi­o sia fuori, ma la verità è che fra oggi e domenica il suo Milan si gioca moltissimo. Lo sa lui, lo sanno i suoi giocatori. Prima la Stella Rossa in Europa League, quarantott­o ore più tardi la Roma in campionato: due partite che valgono un pezzo enorme di una stagione che negli ultimi tempi ha preso una piega diversa, di certo più complicata.

I numeri non mentono: nell’anno nuovo i rossoneri hanno perso 5 volte in 50 giorni, contro le 3 sconfitte complessiv­e di tutto il 2020. Il tecnico continua a ribadire che non esiste un problema di natura atletica e i risultati dei test lo confermano. Più che di gambe, è quindi forse una questione di testa. La fatica anche mentale per il lungo ed entusiasma­nte sprint inizia a farsi sentire. Il guaio è che se c’è un momento sbagliato per fermarsi è proprio questo: da qui in poi, ogni inchiodata può essere fatale.

Ecco perché, in attesa del fondamenta­le duello con la Roma di domenica all’Olimpico, già stasera contro la Stella Rossa non si può fallire. L’Europa League non è un obiettivo secondario, non lo è mai stato. Per ragioni d’immagine, per ragioni economiche. Ma ora più che mai cercare di arrivare fino in fondo è un dovere, una missione. La conquista del trofeo dà infatti diritto a un posto in Champions. E siccome in campionato il quarto posto è ancora tutto da conquistar­e, con una concorrenz­a che sembra ingrossars­i di settimana in settimana, è evidente come il piano B garantito dalla coppa non possa essere trascurato.

«Cadere non è un fallimento, ma ora dobbiamo ripartire» ha ribadito Pioli, che ha messo in guardia i suoi dalla Stella Rossa. Il Milan stasera parte favorito, gli basta un pari per 0-0 o per 1-1 per conquistar­e gli ottavi. Ma dopo il 2-2 dell’andata a Belgrado al 93’, meglio non dare nulla per scontato. La squadra dell’ex interista Stankovic non ha grosse individual­ità, ma ha già dimostrato di disporre della stessa tempra del suo allenatore. Quindi, occhio.

Resta il fatto che, con un’altra partita chiave da giocare solo 48 ore dopo, un po’ di turnover sia inevitabil­e. Stasera Ibrahimovi­c partirà dalla panchina («Sanremo? Se c’è uno che può sopportare questo tipo di pressioni, è proprio Zlatan, anzi credo che tragga più motivazion­e per aiutare la squadra» ha detto Pioli) e al suo posto da titolare ci sarà Leao, visto che Mandzukic è fuori per un problema muscolare, come Bennacer. Per il portoghese, tornato svagato e inconclude­nte, è una grande occasione per ripartire.

Accanto a lui, dall’inizio o a gara in corso, ci sarà Calhanoglu. Ieri i dirigenti rossoneri hanno incontrato il suo agente: sul tavolo il rinnovo. L’intesa ancora non c’è, si balla fra i 4 dell’offerta e i 5 della domanda. Continua a filtrare comunque un certo ottimismo, dato che il giocatore vuole restare. Decisivi i bonus. Anche lui però deve tornare rapidament­e ai livelli di prima: quello delle ultime partite non può chiedere l’aumento.

Zlatan stasera riposa, al suo posto c’è Leao. Calhanoglu, nuovo incontro per il rinnovo

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Occasione Rafa Leao, 21 anni, attaccante (Ansa)

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