Aumentano i positivi al Toro Col Sassuolo si va al 17 marzo
Sarà ufficiale oggi, quando la Lega di A emetterà un comunicato che rinvia Torino-Sassuolo da domani sera a mercoledì 17 marzo, comunque prima della sosta per la Nazionale. Un atto dovuto, già anticipato ai club, dopo la settima positività al Covid-19 registrata tra i giocatori del Torino nell’ennesimo giro di tamponi, che verrà ripetuto stasera. Il focolaio granata comincia a influenzare il campionato e la decisione potrebbe non restare l’unica. Perché in calendario poi c’è LazioTorino, martedì 2 marzo, alle 18, e in questo caso la situazione è molto fluida. La Lega prende tempo seguendo l’evoluzione della situazione in stretto contatto con il club e la Asl torinese. L’unico atto ufficiale, ora, è proprio dell’autorità sanitaria, che ha ordinato al Torino «almeno una settimana di isolamento domiciliare per tutti i giocatori» e l’ovvia quarantena per i positivi (sette giocatori più due membri del gruppo e il dottor Mozzone, che ieri via social ha confermato di essere asintomatico, come quasi tutti i calciatori). Sette giorni che scadono proprio martedì, il giorno del match. «Di fronte a un cluster con suggestioni importanti di variante inglese, con diffusione tra calciatori e persone loro vicine, occorre riflettere» ha spiegato il dg dell’Asl di Torino, Carlo Picco. E la riflessione non sarà soltanto sui tamponi del week-end — che solo in caso di assoluta mancanza di positività e dubbi potrebbero consigliare alla Asl di mettere il club in bolla e riprendere, venerdì o domenica, gli allenamenti individuali — ma anche sull’opportunità che la squadra poi possa volare a Roma. Picco: «Le varianti sono un elemento di criticità, per salire su un aereo dovranno esserci le necessarie condizioni di sicurezza». Il focolaio acceso al Genoa dopo il volo a Napoli in settembre è un ricordo vivo. E a molti fa giustamente paura.