La scelta su Conte leader al vaglio di Rousseau
Oggi l’ex premier vede Grillo, Di Maio, Fico e gli altri big per decidere subito sul suo ruolo
Oggi il vertice sul futuro ruolo dell’ex premier all’interno del M5S. Forse a Marina di Bibbona, in Toscana, nella casa di Grillo, Conte si incontrerà con il garante stesso e Di Maio, con Fico e altri big grillini. Ipotesi di voto su Rousseau, a metà marzo, per approvare le modifiche che consentiranno a Conte di partecipare alla corsa per il direttivo. Una sorta di test su di lui.
Oggi è il Conte-Day per i Cinque Stelle. I vertici del Movimento si riuniscono per incontrare l’ex premier e ragionare con lui sul suo probabile ingresso nel Movimento. Se i tempi sono abbastanza certi (brevi, brevissimi), i modi sono ancora da definire.
Ciò che è certo è che saranno una dozzina le persone presenti al summit che dovrebbe cambiare il volto del M5S. Grillo ha dato lui in prima persona le carte, decidendo chi invitare. Oltre a Giuseppe Conte, ci saranno legali, referenti di Rousseau (Davide Casaleggio è stato invitato ma non dovrebbe partecipare per via di altri impegni) e big pentastellati.
A quanto risulta al Corriere dovrebbero sedersi al tavolo Vito Crimi, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro e i capigruppo Ettore Licheri e Davide Crippa. Il garante, furioso per la fuga di notizie, è molto attivo: sta sondando anche i mal di pancia interni per tenere insieme il gruppo.
Sul luogo dell’incontro vige il riserbo più stretto anche se ormai le alternative sono solo un paio: Marina di Bibbona (in Toscana, dove c’è il buon ritiro di Grillo) o un’altra sede più comoda per i big pentastellati. Ma più che il luogo quello che conta sono i contenuti del vertice. Cosa cambierà? L’ipotesi più probabile alla vigilia è che si attuino ancora modifiche statutarie lasciando inalterata però la struttura del Movimento proprio per non creare ulteriori attriti, visto anche quanto hanno prodotto in termini di mal di pancia interni le voci circolate negli ultimi giorni. Un passo che porterebbe all’introduzione della figura di un presidente M5S con ampie deleghe e coadiuvato dai vice. Un’altra strada — più breve ma meno convincente — prevede modifiche solo al regolamento per poter permettere a Conte di partecipare alla corsa per il comitato direttivo. In ogni caso, appare più che probabile un voto su Rousseau per approvare le modifiche. Un voto che ci effettuerà entro la metà di marzo e che suona come un test tra la base M5S per verificare il gradimento nei riguardi dell’ex premier.
Ed è proprio l’effetto sui militanti di Conte quello in cui sperano i vertici. Nei sondaggi circolati negli ultimi mesi l’ex presidente del Consiglio ha sempre riscosso in termini di appeal percentuali bulgare tra gli attivisti Cinque Stelle. C’è chi lo paragona come consenso tra il popolo M5S «a quello di Grillo». E per questo motivo il suo ingresso in tempi rapidi, anzi rapidissimi, viene visto come manna dal cielo, in grado di frenare gli attriti interni. Non solo Conte strizza l’occhio anche a un segmento di pubblico più ampio, è in grado di coinvolgere un elettorato non tipicamente in linea con il Movimento.
Ecco perché probabilmente per l’ex premier una passerella tra gli attivisti potrebbe essere uno dei suoi primi passi da leader. Che serva una scossa ai militanti lo sostiene anche Casaleggio. «Esistono sempre soluzioni diverse a quelle che abbiamo utilizzato fino ad oggi: Rousseau sta costruendo un processo di decentralizzazione per dare agli attivisti sempre più strumenti per autodeterminarsi e incidere sulla vita politica», ha detto ieri il presidente dell’Associazione Rousseau durante la quinta tappa del tour digitale «La Base incontra Rousseau».
La strada segnata da Grillo — molto attivo con diverse telefonate anche sul fronte della ricucitura dei rapporti interni — passa non solo per il web ma anche dall’ex premier. Dentro al partito anche chi ha mostrato di recente malumori vede con favore l’arrivo di Conte. «Credo che l’ex premier possa essere fondamentale per riscrivere le gerarchie e la linea del Movimento», dice una delle voci critiche. Sul web proseguono gli incoraggiamenti all’avvocato. «Sono convinto, ora più che mai, che la sua figura debba essere centrale nel progetto di rilancio del M5s e io sono pronto a essere al suo fianco anche in questa fase. Coraggio», scrive Stefano Buffagni.
Il vertice di oggi segnerà uno spartiacque nella storia dei Cinque Stelle: un passaggio che — come ormai è chiaro — sarà l’inizio di una nuova era. Con Grillo pronto a fare da pontiere per guidare i Cinque Stelle durante la fase di transizione.
L’incarico
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