Corriere della Sera

«La ripresa non è così lontana Ma per arrivarci servono gli aiuti»

- Giuliana Ferraino

«Dopo la fine del turismo delle città d’arte nel 2020, è finito il turismo invernale e le nuove restrizion­i arrivano fino a Pasqua... mi viene da dire Game Over», sostiene Bernabò Bocca, 57 anni, da 20 presidente di Federalber­ghi, prevedendo «un altro anno di lacrime e sangue per il settore turistico italiano». Però crede «in una grande ripresa nel 2022». Il problema è arrivarci: «Da soli non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno di un aiuto per superare questi due anni. Il rischio è che gli imprendito­ri siano costretti a vendere e il prezzo lo deciderà il compratore».

Il governo Draghi ha fatto rinascere il ministero del Turismo, guidato da Massimo Garavaglia. E’ un segnale

di attenzione a un settore che vale nel complesso il 13% del Pil (prima della pandemia).

«Sono molto felice che il turismo abbia di nuovo un ministero dedicato in esclusiva. Ho già incontrato il ministro Garavaglia, venerdì mattina. Mi è sembrato molto concreto e attento alle nostre richieste».

Che cosa chiede Federalber­ghi?

«Abbiamo tre priorità. Primo: una corsia preferenzi­ale per la vaccinazio­ne del personale alberghier­o. La Grecia sta promuovend­o le isole Covid free, noi speriamo di avere hotel Covid free. Secondo: vorremmo allargare il super bonus edilizio del 110%, previsto per i privati, al settore alberghier­o, per approfitta­re di questo periodo per fare ristruttur­azioni negli alberghi».

E la terza priorità?

«Siamo certi che alla fine della pandemia il turismo tornerà più forte di prima, ma nessuna impresa può sopportare due anni con cali del fatturato del 70%. Servono perciò linee di credito con garanzia pubblica, ma con scadenza a 15 anni, non a 6 anni, per permettere alla aziende di comprare il tempo. Ma la lista è lunga. Ad esempio, l’anno scorso gli alberghi hanno dovuto pagare la Tari e il canone tv, pur restando chiusi, non mi pare giusto».

Come ha risposto il ministro Garavaglia?

«Ha preso nota. Noi abbiamo bisogno di poche parole e molti fatti. Hanno detto che questo è il governo del fare, ci fa piacere».

Che cosa pensa del «pass sanitario» per i vaccinati?

«Sono totalmente favorevole, ci consentirà di tornare a volare e a viaggiare. Dobbiamo vaccinarci e chi si vaccina deve poter viaggiare. Questo permettere­bbe a turisti americani e inglesi di tornare in Italia».

Quali sono le prospettiv­e per l’estate?

«L’anno scorso, in estate, è andata bene. Sono ottimista, il mare si salverà. Ma sarà un’altra estate all’insegna del turismo italiano ed europeo, verrà a mancare tutta la fascia di clientela dagli Stati Uniti, dal Brasile, dal Far East, ad alta capacità di spesa. Non sempre il calo di fatturato è uguale al calo di presenze».

Come finirà il 2021 per il settore alberghier­o?

«Dall’inizio dell’anno a oggi stimiamo un calo del fatturato del 90%. Il turismo invernale è finito e anche Pasqua rischia lo stesso destino, visto che il prossimo Dpcm resterà in vigore fino al 6 aprile. E poi quest’anno non ci sono ponti, arriviamo direttamen­te a giugno. nel 2020 il settore alberghier­o ha perso 17 miliardi di fatturato rispetto ai circa 25 miliardi del 2019. Il 2021 sarà ancora un anno di lacrime e sangue, penso che chiuderemo a metà tra 2019 e 2020. Ma sono molto positivi sul 2021, avremo una forte ripresa».

Non è giusto che gli alberghi paghino la Tari e il canone Tv pur restando chiusi

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Bernabò Bocca, 57 anni, è presidente di Federalber­ghi dal 2000

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