Anche FdI da The Donald: lui resta sempre imprescindibile
Da tre giorni Carlo Fidanza, europarlamentare e responsabile esteri di Fratelli d’Italia, si trova ad Orlando, alla Convention dei conservatori americani (Conservative Political Action Conference). Si tratta del primo grande evento della galassia repubblicana degli States dopo la sconfitta di Donald Trump. Il titolo della kermesse è «America uncanceled». Ovvero? «Ha un doppio significato — spiega Fidanza — da un lato la polemica contro la “cancel culture” che vuole abbattere i simboli della storia americana. E dall’altro, forse ancora di più, che c’è un popolo di 75 milioni di americani che ha votato
Trump e che non accetta di essere archiviato con le brutte immagini di Capitol Hill né di essere censurato sui social media». Fidanza è in missione negli States per coltivare il gemellaggio fra i conservatori europei — presieduti da Giorgia Meloni — e quelli americani. Gemellaggio che ruota attorno a una consonanza di temi: identità nazionale, difesa dei confini, famiglia e libertà di espressione, questi sono i terreni di incontro. E oggi l’attesa è tutta per Donald Trump che chiuderà la convention. «C’è chi sostiene che da qui — spiega Fidanza — potrebbe lanciare la ricandidatura per il 2024. In ogni caso, qualsiasi leadership che emergerà non potrà prescindere dal suo lasciapassare».