«Ammortizzatori, un sistema unico»
La proposta del ministro del Lavoro, Orlando, a imprese e sindacati. Regia unitaria per la cassa in deroga
Un sistema di ammortizzatori sociali universale, con procedure semplici e controllabili on line dai lavoratori. Questa la riforma cui punta il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che ieri ha messo virtualmente (ovvero in videoconferenza) imprese e sindacati intorno allo stesso tavolo per avviare il confronto. Si tratta di una riforma fondamentale anche per gestire l’uscita dal blocco dei licenziamenti, che dura dal 17 marzo 2020 e, per ora, è prorogato fino al 31 marzo di quest’anno. Non a caso il ministro ha parlato di un «sistema di protezione universale, a prescindere dalla specifica condizione occupazionale, dal settore e dalla dimensione dell’impresa». L’obiettivo è che con la fine del blocco dei licenziamenti (che però il governo Draghi dovrebbe prorogare ancora per qualche mese) non ci siano lavoratori che restino senza un sostegno al reddito e che questi stessi lavoratori siano aiutati con politiche attive (formazione e collocamento) a trovare una nuova occupazione.
Orlando ha inviato alle parti sociali un documento dedicato alla semplificazione delle procedure. Il ministro propone una «regia centralizzata e unitaria» per la cassa integrazione in deroga, quella che con la crisi covid è stata estesa a tutte le imprese, anche quelle con un solo dipendente e le cui procedure spesso si sono inceppate proprio a livello regionale.
Per velocizzare i pagamenti della cassa integrazione, nel nuovo decreto Ristori, che il consiglio dei ministri approverà nei prossimi giorni, ci sarà una norma che permetterà alle imprese di fare a meno del modello SR41, integrando i normali modelli Uniemens con i dati necessari per erogare l’indennità. Verrà, inoltre, istituita una «live chat» per i lavoratori che vogliano avere informazioni sullo stato della loro pratica, così come «sul portale dell’Inps sarà introdotta una evoluzione dell’applicativo Cip (Consultazione info previdenziali) che permetterà ai lavoratori di consultare in totale trasparenza lo stato di progressione della domanda». Quanto alla cigo, la cassa integrazione ordinaria, si tratta di velocizzare l’anticipo fino al 40%, che sarà esteso alle imprese «plurilocalizzate» sul territorio. Il confronto, dedicato ieri alle procedure, proseguirà con incontri su: il perimetro dei destinatari dei nuovi ammortizzatori; i costi (tema delicato perché le piccole imprese, a differenza delle grandi, non pagano contributi per la cig); le modalità di gestione del nuovo sistema, che dovrà appunto essere vincolato alle politiche attive del lavoro.