Caro direttore,
sono riprese le polemiche a suon di slogan tra partiti una volta avversari ora alleati. Spero che Draghi sia pienamente consapevole che è presidente del Consiglio grazie al suo enorme prestigio presso l’opinione pubblica e all’altrettanto enorme discredito della classe politica, che ha mostrato in crescendo operistico tutta la sua incapacità. La sua nomina è sintomo della crisi della democrazia ma può esserne anche la terapia. Deve però governare. Per questo spero proprio che Draghi non cerchi di mediare tra le contrastanti posizioni dei partiti ma che decida.