Bmw ix3: batte tutti in autonomia grazie ai «cerchi magici»
Nel 2013 la Bmw aveva sorpreso tutti con la i3, un’elettrica molto tecnologica, progettata specificamente per la propulsione a batterie. Poi si è concentrata sull’ibrido, lasciando campo libero, in ordine cronologico, ad Audi etron (2018) e a Jaguar I-Pace e Mercedes EQC (2019). Ma adesso porta sul mercato la iX3 con una proposta più «economica» rispetto alle tre concorrenti: è l’unica con un livello di ingresso inferiore (leggermente) ai 70 mila euro: che restano fuori dal perimetro degli incentivi governativi (serve un prezzo inferiore ai 61 mila euro, Iva compresa), ma rientrano in quelli locali, dove previsti.
La soluzione Bmw è diversa anche perché sacrifica un po’ di sofisticazione meccanica a favore dell’autonomia. Se il terzetto di avversarie ha quattro ruote motrici e potenze più o meno superiori ai 300 cavalli, la iX3 ha trazione posteriore e 286 cv, non pochi se consideriamo che sono gli stessi della sportivissima M3 degli anni ’90. Il vantaggio di questa scelta si traduce in un raggio d’azione dichiarato di 458 km. Ben di più di quanto ufficializzano Audi e Mercedes e vicino a quello della Jaguar, che è largamente più cara e gravata da pesanti batterie. Se sarà un approccio giusto lo vedremo dalle vendite, pur nell’ambito di un mercato ancora poco rilevante nonostante gli incentivi che aiutano le elettriche meno costose: in gennaio, secondo i dati Unrae, in Italia sono state vendute poco meno di 2.500 auto puramente a batterie, cioè meno del 2% del totale.
Nell’aspetto la iX3 è una X3 rivisitata. Esternamente la si distingue per i cerchi carenati, per offrire meno resistenza aerodinamica (da soli pare che permettano di aggiungere 10 km di autonomia), e per la calandra chiusa, ma sono tanti i dettagli affinati per migliorare la penetrazione dell’aria. E comunque alcune guarniture blu, dentro e fuori, tradiscono la sparizione della motorizzazione termica. Nel complesso le modifiche appesantiscono un po’ l’aspetto complessivo d’origine della X3, che è nata nel 2017, ma non lo stravolgono.
Su strada i quasi 600 kg della batteria si sentono poco, perché sono posizionati in basso, ma anche perché la iX3 ha di serie le sospensioni attive che limitano i trasferimenti di carico. Il motore posteriore, la cui presenza riduce di una quarantina di litri la capacità del bagagliaio, spinge forte subito e si rischia in un attimo di trovarsi a velocità proibite. Nonostante la coppia notevole, il sistema di gestione della motricità è molto attento e la trazione posteriore mantiene il «sapore» Bmw. E nella modalità di guida sportiva emerge anche un suono di sintesi che ricorda un po’, seppure in modo ovattato, quello del mitico sei cilindri in linea del marchio tedesco.