Hong Kong, 47 attivisti arrestati per aver organizzato le primarie
Almeno 47 attivisti prodemocrazia di Hong Kong sono stati arrestati con l’accusa di «cospirazione finalizzata alla sovversione» e compariranno oggi davanti al tribunale di West Kowloon. Secondo Hong Kong Free Press sono accusati, sulla base della famigerata legge sulla sicurezza nazionale voluta dalle autorità di Pechino, di avere organizzato lo scorso luglio le primarie per la scelta di candidati in vista delle elezioni del Consiglio legislativo (Legco) previste inizialmente il 6 settembre e rimandate a causa della pandemia. Tra loro ci sono 39 uomini e otto donne, tra i 23 e i 64 anni. Lo scorso 6 gennaio la polizia di Hong Kong li aveva già arrestati assieme ad altre persone con l’accusa di violare la stessa contestata disposizione sulla sicurezza nazionale, nella più grande ondata di arresti dall’approvazione delle legge lo scorso giugno. Tra i prigionieri fermati ieri anche l’ex deputato Eddie Chu, che sui social ha detto di essersi visto rifiutare la libertà su cauzione: «Ringrazio il popolo di Hong Kong — ha scritto Chu — per avermi dato l’opportunità di contribuire al benessere della società negli ultimi 15 anni».