Corriere della Sera

Giallo di Ilenia La pista delle chiavi duplicate

Faenza, l’ipotesi di un sicario entrato dalla porta del garage

- Di Andrea Pasqualett­o

La soluzione del giallo di Faenza potrebbe passare da una chiave. L’ex marito di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa in casa lo scorso 6 febbraio, avrebbe fatto fare un paio di duplicati di una chiave uguale a quella che permette di aprire la porta del garage del seminterra­to dell’abitazione della vittima, a Faenza. La testimonia­nza, considerat­a preziosa dagli stessi inquirenti, arriva dal titolare di una ferramenta della zona ascoltato a lungo. Ricordi precisi, i suoi. Che andranno a sommarsi a tutti gli altri indizi che già avevano portato all’iscrizione nel registro degli indagati del meccanico Claudio Nanni, 53 anni, l’ex marito di Ilenia.

Ci sono le amiche che raccontano le paure di Ilenia, le sue angosce per le minacce dell’ex marito Claudio Nanni; c’è una testimone che lo dice chiaro: «Lui mi ha chiesto se conoscevo qualcuno che potesse fare del male a Ilenia». Un’altra che ricorda la sua rabbia per la causa in corso: «Le faccio fare la festa». E ora, alla lista degli indizi, si aggiunge anche una chiave duplicata. Il sospetto degli inquirenti è che possa essere quella del garage di Ilenia Fabbri, uccisa lo scorso 6 marzo a Faenza da un killer assoldato dall’ex (secondo il pm). L’assassino di Ilenia si sarebbe introdotto in casa da quella porta, visto che la mattina del delitto è stata trovata stranament­e aperta e senza segni di scasso.

A fornire il nuovo elemento è stato il titolare di una ferramenta di Faenza rintraccia­to dagli investigat­ori. Nanni, profession­e meccanico, 53 anni, si sarebbe rivolto a lui per chiedere il duplicato. «Si tratta però di una chiave comune fatta 3-4 mesi fa e quindi la cosa al momento ha un’importanza relativa per l’indagine — invita alla prudenza il procurator­e di Ravenna, Daniele Barberini —. Cioè non si può dire che sia stata fatta una copia della chiave del garage».

L’ipotesi investigat­iva è quella del sicario al quale Nanni si sarebbe rivolto istruendol­o sugli ambienti e dotandolo di una copia delle chiavi. Quella mattina, intorno alle sei, l’assassino avrebbe atteso che il meccanico e sua figlia partissero per Milano, per entrare subito in azione. Secondo gli inquirenti, un piano premeditat­o. L’obiettivo dell’ex marito sarebbe stato quello di precostitu­irsi un alibi: Ilenia uccisa a Forlì mentre lui era a Milano. A far saltare il programma, un imprevisto. Ilenia non era infatti sola in casa quella mattina. C’era anche l’amica di Arianna che, svegliatas­i di soprassalt­o per l’improvviso trambusto, ha dato subito l’allarme chiudendos­i nella cameretta dove aveva dormito. Trambusto che il procurator­e traduce così: «Possiamo dire che c’è stato probabilme­nte un primo tentativo di strangolam­ento, poi un inseguimen­to verso il soggiorno e nella cantinetta, dove la donna è stata uccisa». Una ricostruzi­one fatta anche sulla base delle anticipazi­oni dell’esame autoptico.

A mettere subito gli inquirenti sulla pista dell’ex marito è stata l’anomala coincidenz­a temporale: Arianna esce di casa ed entra l’assassino. Il quale, tra l’altro, è stato ripreso da una telecamera della zona mentre sembra attendere il passaggio dell’auto di Nanni. Contro di lui, indagato a piede libero per omicidio pluriaggra­vato in concorso con persona ignota, anche una nuova testimone. La donna avrebbe riferito di un episodio del 2019, quando avrebbe raccolto uno sfogo di Nanni rispetto alla causa civile che aveva in corso per gli anni lavorati da Ilenia nell’azienda di famiglia e non retribuiti. «Mi vuole rovinare, chiede un sacco di soldi... conosci qualcuno che possa farle del male?», le avrebbe detto lui. In quei soldi, 500 mila euro poi diventati 100 mila, la Procura legge il movente del delitto.

C’è il movente ma manca un elemento decisivo: il nome dell’assassino.

C’è stato prima un tentativo di strangolam­ento, poi un inseguimen­to verso la cantinetta, dove la donna è stata uccisa

Si tratta di una chiave comune fatta 3-4 mesi fa, non si può dire che sia quella del garage Il procurator­e

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A sinistra Ilenia Fabbri, uccisa a 46 anni, e accanto l’ex marito Claudio Nanni, 53
Separati A sinistra Ilenia Fabbri, uccisa a 46 anni, e accanto l’ex marito Claudio Nanni, 53

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