Rossella, voce della scienza Ci mancherai
Ho conosciuto Rossella Panarese a Roma al Parco della Musica molti anni fa. Intervistava alcuni dei relatori ad una conferenza di scienza. Mi colpì immediatamente per la sua straordinaria combinazione di intelligenza, delicatezza e sbarazzina simpatia. Negli anni ho imparato ad apprezzare il contributo fondamentale che Rossella ha portato alla divulgazione scientifica in Italia. La sua bellissima voce alla radio, immediatamente riconoscibile, ci ha aperto mondi nuovi, ci ha informato, interessato, incantato. Le sue interviste, capaci di spaziare nei campi più diversi con profondità e competenza, erano scintillanti di acutezza, e insieme brio. Andavano al cuore dei problemi. Era una gioia per lo spirito ascoltarla. Ha fatto scuola, e la cultura scientifica del Paese le deve essere riconoscente. Per me Rossella è stata più di questo. L’ho sentita come amica sempre schietta e affidabile, a cui ricorrere, con cui scambiare consigli e opinioni, non solo sulle novità scientifiche, ma anche semplicemente sulla vita. Una voce di ragionevolezza, profondità e affetto, ma soprattutto una voce piena di genuina sincerità. Rossella mi manchi forte. Mi mancherai sempre tanto.