Servizi pubblici, basta la carta d’identità elettronica
Pronti già 241 enti tra cui Inps ed Agenzia delle Entrate. Le Poste varano lo Spid semplificato
Svolta digitale nella Pa. Dal 1° marzo 2021 gli enti pubblici, come Comuni e Regioni, dovranno consentire l’accesso ai propri servizi digitali anche attraverso Cie, la carta d’identità elettronica. Una novità legata all’attuazione del Decreto Semplificazione di settembre. Dopo Spid e PagoPa un altro tassello si aggiunge al quadro della digitalizzazione della pubblica amministrazione. Ad oggi sono 241 gli enti che hanno integrato l’accesso ai propri servizi tramite Cie. Tra questi l’Inps, il ministero della Salute, il ministero del Lavoro, la polizia di stato, l’Aifa, l’Agcom, l’Agenzia delle entrate e il Mibact. Dal lato degli utenti sono invece oltre 19 milioni i cittadini in possesso della carta che rappresenta, di fatto, l’evoluzione della carta di identità in versione cartacea. «La carta d’identità elettronica — spiegano in una nota dal ministero dell’Interno — è l’unico documento d’accesso ai servizi digitali della Pa garantito dallo Stato italiano, in quanto emessa dal ministero dell’Interno e realizzata dal Poligrafico e Zecca dello Stato con i più alti standard tecnologici». In concreto si tratta di un chip a radiofrequenza contenuto nella carta che registra e conserva i dati personali e biometrici, tutelando l’identità digitale del titolare e permettendo l’identificazione certa. Sia in presenza che da remoto, da qualsiasi dispositivo, computer, tablet e smartphone. Per usare la Cie il cittadino non ha bisogno di una password ma di un Pin, composto da otto cifre: la prima parte viene rilasciata in fase di richiesta del documento, la seconda solo alla consegna.
Ma a cosa serve la carta d’identità digitale? Con la Cie ci si può autenticare sull’App Io, necessaria ad esempio per partecipare al cashback di Stato. La carta elettronica è poi valida in tutta Europa: la compatibilità con i passaporti permette di utilizzarla come documento di viaggio riconosciuto dai Paesi dell’area Schengen e di accedere ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni e soggetti privati dei vari stati dell’Unione Europea.
In ottica di digitalizzazione dei servizi da marzo anche Poste Italiane semplifica le procedure per ottenere lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale. Basta scaricare l’app gratuita PosteID, registrare un breve video e inviare un bonifico di un euro che sarà poi restituito. Tutto digitale quindi e addio file agli sportelli.