Salvini e l’attivismo sul governo Si intesta le misure (poi ne lancia altre)
E difende gli agenti accusati di torture
«Sulla Procura di Siena ci sarebbe da dire tanto, più di una cosa mi pare non stia funzionando. Ne parlerò direttamente con il ministro della Giustizia Marta Cartabia. Dopo la condanna in primo grado per tortura in concorso e lesioni per dieci agenti del carcere di San Gimignano, Matteo Salvini — subito dopo aver partecipato al varo della nave Eco Livorno di Grimaldi — li va a incontrare nell’istituto di pena. E pazienza se non sia soltanto una questione di procura ma di un processo svolto: «Solo il sentire accostare a questi padri di famiglia il termine “tortura” mi fa arrabbiare».
Il segretario della Lega è scatenato in un vortice politico comunicativo più frenetico che mai. Si butta su tutte le palle e suggerisce la linea a tutti i ministri: dai vaccini al codice degli appalti, dalla ripartenza all’ammodernamento del porto di Livorno. Fino, è ovvio, all’immigrazione. Su cui ha chiesto un incontro al premier Mario Draghi e al ministro Luciana Lamorgese. Il tutto in una vertigine di spostamenti — lunedì è andato in Sardegna, ieri era in Toscana — e raffiche di solidarietà: di ieri è quella ai giostrai e quella «non solo Sanremo» per «i troppi concerti saltati, i piccoli autori in crisi, le discoteche chiuse». I leghisti più preoccupati da tanta sovraesposizione,
Torturatori gli agenti del carcere di San Gimignano condannati? No, sono padri di famiglia Parlerò con Cartabia dei pm di Siena
neanche glielo dicono: «E chi lo vede? Chi gli parla?».
E così, lui tira diritto. Ed è soddisfatto. Sui taser, per esempio, si è appreso che è «volontà dell’amministrazione della Pubblica sicurezza portare a conclusione la procedura (di gara) non appena sarà verificata la rispondenza degli apparecchi ai requisiti tecnici richiesti». Gli storditori elettrici prima o poi arriveranno e al leader leghista tanto basta. L’obiettivo è dimostrare il cambio di passo: «Dopo il taser alle forze dell’ordine, sono sicuro che il nuovo governo potrà dare altri segnali concreti a partire dal rinvio delle scadenze fiscali». Massimo della soddisfazione, il cambio di Domenico Arcuri con Francesco Paolo Figliuolo. Il leader leghista sul licenziamento insisteva e così ha salutato l’avvicendamento pochi istanti dopo la notizia: «Missione compiuta». In realtà, non del tutto. Sono giorni che Salvini parla di San Marino. E oggi dovrebbe incontrarne un ministro: «Stanno facendo meglio di noi e più in fretta nell’approvvigionamento di vaccini anche rivolgendosi ad altri Paesi come Russia e Israele». San Marino come cavallo di Troia dei vaccini Sputnik in Italia? «Non è un ragionamento di geopolitica, l’importante è che i vaccini funzionino». L’invito è a «non aspettare l’Ue».
Ce n’è per tutti. Atlantia boccia l’offerta di Cdp per Autostrade? Sarebbe una partita del ministro Enrico Giovannini. Ma Salvini tuona: «Non si può perdere altro tempo. Il nuovo governo deve accelerare e trovare una soluzione utile al Paese». Il delicato dossier Alitalia è sulla scrivania del Mise, ministro il leghista Giancarlo Giorgetti? Salvini non guarda in faccia a nessuno: «Non possiamo perdere una compagnia di bandiera. Ci sono investitori privati che si stanno affacciando e io sto dialogando con alcuni di questi».
L’unica cosa di cui il leader leghista dice di non volersi occupare è del futuro di Conte e del M5S: «Io mi occupo dei problemi degli italiani e cerco di risolverli: non mi occupo dei problemi degli altri partiti politici». Ma forse di quelli del Pd: lo dimostra l’entusiasmo per il sindaco di Firenze Nardella che propone una «moratoria» sul Codice degli appalti, con pronta frenata del vicesegretario dem Orlando. E questa mattina si riparte. Con una conferenza stampa su «disposizioni contro l’istigazione all’autolesionismo».