Corriere della Sera

Il Milan dei senza Ibra non si vuole fermare «Il leader è il gioco»

- Carlos Passerini

MILANO Tocca di nuovo ai ragazzi del ’99. Senza Ibra, fermato dall’infortunio all’adduttore e impegnato fino a sabato sul palco sanremese, la missione Champions va per forza di cose riaffidata ai piccoli diavoli. Stasera contro l’Udinese di Gotti rivedremo il baby Milan che più volte Pioli è stato costretto a mettere in campo — con esiti sorprenden­ti — durante le molte fasi emergenzia­li della stagione.

I ragazzini all’attacco: là davanti spazio ai tre 21enni Leao, Diaz e Saelemaeke­rs, con il ritrovato Rebic a fare da caporepart­o. È una grande chance soprattutt­o per Leao, al quale stasera toccherà il ruolo di vice Ibra, essendo Manduzkic ancora alle prese con i suoi guai muscolari. Per Rafa, entrato con convinzion­e all’Olimpico, è un’occasione di quelle da non sciupare, anche se non sarà l’ultima: Zlatan starà infatti fuori per 2-3 settimane, ma anche Calhanoglu (ieri a Casa Milan, rinnovo più vicino) non si rivedrà prima di 7 giorni. Lo svedese, al quarto infortunio muscolare in 13 mesi, stasera sarà a San Siro per caricare i compagni. La sua assenza pesa, è evidente come da solo abbia cambiato mentalità a questa squadra, rendendola vincente, ma i baby rossoneri possono darsi coraggio con una statistica che la dice lunghissim­a: su 52 punti ottenuti in campionato, 26 sono arrivati con lui in campo e 26 senza.

«Zlatan è un campione ma il nostro leader è il gioco, arriviamo da una grande vittoria ma ora serve continuità» mette in chiaro Pioli. Ha ragione: la vittoria netta e meritata di Roma è stata un segnale forte, ma da qui alla fine mancano ancora 14 partite e il posto Champions è ancora tutto da conquistar­e. Sulla corsa scudetto, dopo che Zlatan da Sanremo ribadisce che «il Milan si riprenderà il primo posto», il tecnico rossonero non mette le mani avanti: «Mi sarei sorpreso se avesse detto cose diverse. Noi dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi, dobbiamo vincere più partite possibile e giocare il nostro calcio». Che sembra tornato quello di un mese fa. Serve la controprov­a e oggi ci sarà la prima occasione per ottenerla, ma il momento critico sembra davvero alle spalle. Dopo il febbraio rosso delle 4 partite senza vittorie, domenica scorsa all’Olimpico s’è rivisto il Milan audace, rapido ed entusiasta che aggredisce l’avversario dall’inizio alla fine e sa soffrire quando occorre. Vedremo se anche stasera sarà così, quando l’Udinese proverà a fare ciò che meglio le riesce: difendere e ripartire.

Di certo a Roma ha pagato la scelta — clamorosa ma sensatissi­ma — di lasciare in panchina Romagnoli, irriconosc­ibile negli ultimi tempi, per mettere in campo l’ottimo Tomori. Stasera il capitano però rientrerà ed è giusto così: il talento c’è, anche se da tempo la crescita del ragazzo s’è interrotta. Un po’ di panchina non ha mai fatto male a nessuno, anzi. Ora sta a lui.

 ?? (LaPresse) ?? Occasione Rafael Leao, 21 anni, attaccante portoghese del Milan. In questa stagione 6 gol e 5 assist in 28 partite complessiv­e
(LaPresse) Occasione Rafael Leao, 21 anni, attaccante portoghese del Milan. In questa stagione 6 gol e 5 assist in 28 partite complessiv­e

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