Il confine tra sesso e violenza? Un’ex ragazza-preda accusa
Parla Springora, autrice de abusata dallo scrittore Matzneff. Il libro che ha sconvolto Parigi
«In uno dei suoi libri un tempo osannati dai critici, Matzneff fornisce i consigli per portarsi a letto le ragazzine. Spiega che bisogna cercare le prede più vulnerabili nelle famiglie in difficoltà, dove manca il padre per esempio, e poi avverte: le adolescenti sono più facili da conquistare delle donne ma, per sbarazzarsene, che fatica. Ho capito troppo tardi che non c’era alcun amore in lui, solo narcisismo e patologia», dice a 7 (domani con il Corriere della Sera) Vanessa Springora, autrice del libro Il consenso che ha fatto esplodere il caso dello scrittore pedofilo Gabriel Matzneff, oggi 84enne.
Il libro di Vanessa Springora esce in questi giorni in Italia pubblicato da La nave di Teseo, e in quest’occasione 7 ha preparato un dossier sulla nozione di «consenso». Nell’intervista Springora, oggi 48enne direttrice delle edizioni Julliard, ricorda che Matzneff è un pedofilo dichiarato perché ha raccontato nei suoi stessi libri i viaggi a Manila per incontrare bambini tra i 9 e gli 11 anni. «Ma nel libro non parlo di pedofilia nei miei riguardi, anche se avevo solo 14 anni. Né di violenza fisica. Non mi ha costretto con la forza perché lo seguissi nel suo appartamento, ma il punto è la pressione psicologica, la tecnica identica che ha usato per convincere me e le altre prede 14enni, affascinate dalla figura del dandy letterato».
La bioeticista Chiara Lalli affronta la questione del come riconoscere il confine tra sesso e violenza, «ciò che fa la differenza è l’intenzione dei partecipanti, il problema è che spesso è molto difficile accertare la presenza del consenso». Dopo un’intervista a Jessica Bennett, prima «gender editor» del New York Times, su movimento MeToo e la cancel culture, una riflessione sulla nozione di consenso in Italia e in Europa, dalla Grecia alla Danimarca, che si rivela un «modello fragile».