Corriere della Sera

In un parcheggio prima dell’alba: Chiara nasce a Nembro

Nembro, i genitori si erano fermati in un parcheggio. «Abbiamo chiamato l’ospedale, ci hanno raggiunto loro»

- Di Fabio Paravisi

Chiara ha aperto gli occhi in via Acqua dei buoi, a Nembro. Cosa c’è di singolare? Che quella strada dal nome rurale e rassicuran­te è un grande parcheggio dell’Esselunga, a pochi chilometri dall’ospedale che mamma e papà non sono riusciti a raggiunger­e in tempo. Ha avuto fretta, Chiara. Ostetriche e ambulanze sono corse da lei.

Un pianto è risuonato nelle strade deserte di Nembro, prima dell’alba. Ma per una volta, il buio che avvolgeva il paese della Val Seriana devastato dalla bufera del coronaviru­s di un anno fa, non era squarciato dalla disperazio­ne di qualcuno che aveva perso una persona cara. Il suono era il vagito di Chiara, tre chili e due etti di speranza e voglia di vita. Tanto da non aspettare nemmeno di arrivare in ospedale: il parto è avvenuto sul sedile anteriore di una Panda nel parcheggio di una delle tante aziende del paese.

Per i suoi genitori non è la prima volta che la nascita di un figlio diventa un avveniment­o. Quando era venuta al mondo la secondogen­ita Marta, nell’agosto 2018, nel loro paesino Marinoni, a Valcanale di Ardesio in Val Seriana, erano state fatte suonare a festa le campane perché era il primo parto nel borgo dal 2011. Alex Verzeroli e Monica Maver, entrambi quarantenn­i, avevano già un figlio, Nicola che ora ha 8 anni.

«L’anno scorso abbiamo deciso di avere il terzo — racconta Verzeroli, operaio —. Venivamo da mesi in cui eravamo rimasti blindati in casa perché capivamo cosa c’era fuori, e Monica lavora in una casa di riposo, strutture che hanno avuto molti morti. Abbiamo pensato che la vita deve andare avanti». Anche se la piccola Chiara non sembrava avere tutta questa fretta di conoscere il mondo: quando sua madre ha iniziato ad avvertire

Il freddo

Il papà: «C’erano tre gradi sotto zero e temevo solo che la bambina ne risentisse»

le prime contrazion­i ieri alle 5.30, la gravidanza era arrivata a 41 settimane e un giorno. La coppia ha affidato i figli ai genitori di lui e si è messa in macchina. Il punto nascite del vicino ospedale di Piario è stato chiuso tre anni fa, quello di Alzano è stato sbarrato per l’emergenza Covid un anno fa e l’obiettivo era l’ospedale di Seriate, 32 chilometri più a valle. Ma in zona c’è un Percorso nascite che prevede la reperibili­tà di ostetriche 24 ore su 24. Ieri era di turno Patrizia Bertasa, 31 anni, il cui telefono è squillato alle 5.46. La coppia le ha spiegato tutto, lei ha avvisato la collega Caterina Bergamini di raggiunger­la, ha avvertito la sala parto di Seriate e poi in auto si è messa in coda della Panda della coppia, tenendosi in contatto telefonico. «A un certo punto Monica non ce la faceva più — racconta Verzeroli —. Alle 6 sono uscito a Nembro e mi sono fermato nel primo parcheggio». Le ostetriche hanno avvisato il 118 e nel buio di Nembro hanno trasformat­o la Panda in sala parto, con calma ma con un po’ di preoccupaz­ione. «Non si erano ancora rotte le acque, abbiamo spostato all’indietro il sedile — racconta Bertasa —. È durato tutto pochi minuti e il parto è avvenuto in posizione seduta». «Non eravamo molto agitati, so che sapevano quello che facevano — dice il papà —, ma io ero preoccupat­o per il freddo: c’erano tre gradi sotto zero e la portiera era aperta, temevo che la bimba potesse risentirne». Il vagito di Chiara è risuonato alle

Lo stupore

La mamma: «Stiamo bene, solo ora realizzo di aver partorito sul sedile di una Panda»

6.30, poi mamma e bimba sono state portate in ospedale ancora unite dal cordone ombelicale. «Stiamo bene e sono tranquilla — commenta Monica Maver —. Sto realizzand­o solo ora di avere partorito una bimba su una Panda».

«Abbiamo pensato che era molto bello che Chiara fosse nata a Nembro, con tutto quello che è successo e non è ancora finita — conclude suo marito — È stata una figlia cercata, anche se qualcuno diceva: siete matti, con tutto quello che succede. Rispondeva­mo che non ci interessa ciò che c’è attorno, noi facciamo quello che ci dicono la testa e il cuore. Bisogna andare avanti e avere speranza».

 ??  ?? Mamma Monica e papà Alex con la piccola Chiara, dopo il parto nel parcheggio sorridenti all’ospedale Bolognini di Seriate
Mamma Monica e papà Alex con la piccola Chiara, dopo il parto nel parcheggio sorridenti all’ospedale Bolognini di Seriate
 ??  ?? Insieme Monica Maver, 40 anni, mentre stringe la piccola Chiara che ha partorito ieri alle 6 e 30 in una Panda dentro un parcheggio. Monica e il marito Alex Verzeroli vivono a Marinoni, in Val Seriana e hanno già altri due bambini: Marta che ha 2 anni e mezzo e Nicola, 8 anni
Insieme Monica Maver, 40 anni, mentre stringe la piccola Chiara che ha partorito ieri alle 6 e 30 in una Panda dentro un parcheggio. Monica e il marito Alex Verzeroli vivono a Marinoni, in Val Seriana e hanno già altri due bambini: Marta che ha 2 anni e mezzo e Nicola, 8 anni

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