Corriere della Sera

I nuovi casi a quota 23.832. Aumentano i morti: ieri 401

Crescono anche ricoveri e terapie intensive mentre scende il tasso di positività, ora al 6,7%

- Paola Caruso

La curva flette, come succede sempre nel weekend. I nuovi contagi nell’ultimo bollettino sono 23.832 (contro i 25.735 del giorno prima) a fronte di circa 10 mila tamponi in meno (354.480 analisi processate), portando il tasso di positività a segnare il 6,7% in leggero calo rispetto al precedente 7% di venerdì e di giovedì. Si potrebbe dire che la situazione è più o meno stabile. Infatti, dal confronto con lo stesso giorno della settimana scorsa (sabato 11 marzo), quando sono stati registrati +26.062 casi con un tasso di positività del 7%, lo scenario appare poco cambiato, se si osservano le percentual­i. Il problema? Le quantità di nuove infezioni sono elevate, come lo è il rapporto di casi su test per quanto assestato. Senza dimenticar­e il totale degli attuali positivi che supera la quota di 560 mila (come a metà gennaio). «È bene continuare a rispettare le regole, mantenendo il distanziam­ento» ha ripetuto venerdì Gianni Rezza, direttore della Prevenzion­e del ministero della Salute.

Bisogna anche fare i conti con le varianti. Quella brasiliana è stata trovata per la prima volta in Sardegna: la sua presenza è stata confermata dal laboratori­o di Microbiolo­gia e virologia dell’Aou di Sassari, dopo i sospetti su alcuni campioni del Nord Ovest.

La Lombardia è la regione più colpita (+4.810 casi), sotto quota 5 mila dopo due giorni al di sopra di questo valore, con oltre 56 mila tamponi, ossia il numero di test regionali più alto della giornata. Seguono: Emilia-Romagna (+2.560), Campania (+2.196), Piemonte (+2.141), Veneto (+2.044), Puglia (+1.983), Lazio (+1.821) e Toscana (+1.510). Tutte le altre regioni hanno un incremento a due o tre cifre.

Aumentano le vittime: sono 401 contro le 386 di venerdì (15 in più). È il dato più drammatico. Ma nel numero sono conteggiat­i anche decessi pregressi, inseriti in ritardo. Per esempio, l’Abruzzo comunica 35 decessi, di cui 24 riguardano persone che hanno perso la vita nei giorni scorsi e la Campania registra 28 morti, di cui 16 deceduti nelle ultime 48 ore e 12 nei giorni prima. In tutto i lutti sono 104.642 dall’inizio dell’emergenza.

A destare preoccupaz­ione è

I territori

La Lombardia regione più colpita, seguita da Emilia-Romagna, Campania e Piemonte

la crescita continua delle degenze. Va avanti da settimane. Gli ospedali hanno numeri che si avvicinano a quelli dei picchi, quando le strutture sanitarie erano in affanno. Secondo gli ultimi dati i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +203, per un totale di 27.061 ricoverati (29 mila ricoverati rappresent­ano il picco della prima ondata). Invece, i posti letto occupati in terapia intensiva sono +23, portando il totale dei malati più gravi a 3.387 (erano 3.848 al picco della seconda ondata). I nuovi ingressi in rianimazio­ne sono 243.

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