Il Regno Unito e la monarchia Uno spettacolo, per quanto ancora?
«Che cosa fare della monarchia britannica» è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico del Regno Unito. Qualche anno fa, mentre le vicende amorose della principessa Diana erano divenute il romanzo d’appendice della stampa internazionale, con grande imbarazzo della regina Elisabetta, un settimanale (l’Economist), noto per la sua serietà, chiese ai lettori se non fosse giunto il momento di congedare la famiglia Windsor e trasformare il Regno in una Repubblica. Qualcuno nella redazione ricordava lo scandalo di Edoardo VIII e la sua abdicazione per sposare una chiacchierata signora americana. Se il Regno Unito fosse diventato una Repubblica questi incidenti di
La «ditta»
I membri della famiglia reale hanno un continuo bisogno di notorietà per giustificare i loro costosi privilegi
percorso sarebbero stati evitati. Dopo molti dibattiti, tuttavia, prevalse la convinzione che Elisabetta godesse ancora di un generale rispetto e che la monarchia avesse il merito di risparmiare ai britannici gli inevitabili duelli, non sempre dignitosi, che avvelenano spesso nelle Repubbliche il clima politico delle elezioni. Esisteva un’atra ragione più frivola: il piacere quasi infantile che gli inglesi traevano dai frequenti spettacoli nelle monarchie di splendide uniformi, grandi parate e solenni cerimonie come la tradizionale visita del monarca alla Camera dei Comuni. È possibile che questa nuova crisi, provocata dalle dichiarazioni di Meghan Markle ( moglie americana del principe Harry e nuora di Diana), investa la società inglese con una ventata di sentimenti repubblicani? L’ accusa di razzismo, benché apparentemente archiviata da una dichiarazione della regina, è già alquanto nociva; ma ancora più pericolosa è la parola «firm» (ditta, azienda) con cui la famiglia reale viene ormai frequentemente descritta. Buckingham Palace sarebbe diventato una sorta di casinò dove alcuni membri della famiglia reale negoziano di continuo con la stampa pettegola uno scambio di favori. I membri della famiglia hanno bisogno di notorietà per meglio giustificare i privilegi di cui godono a spese del contribuente; e la ripagano fornendo ai giornali le notizie che serviranno ad aumentarne le vendite. Sembra che la tiratura della stampa pettegola dipenda in buona parte dalle indiscrezioni che provengono dai più spregiudicati membri della famiglia reale; e sembra infine che questa «droga» soddisfi i gusti del Paese. Non tutte le monarchie cedono tuttavia a questi scambi di favori. Le altre che ancora esistono in Europa (Danimarca, Norvegia, Svezia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio) hanno commesso in passato i loro peccati, ma sono diventate più sobrie e discrete, con uno stile più repubblicano che monarchico.
Divertimento
Gli inglesi apprezzano i frequenti spettacoli di splendide uniformi, grandi parate e solenni cerimonie