Corriere della Sera

LULA, PERÓN E LA MALEDIZION­E DEI RITORNI

- di Franco Venturini

In America Latina i grandi ritorni non portano bene, e forse Luiz Inácio Lula da Silva, Lula per gli amici, se ne ricorda. In una intervista pubblicata ieri da Le Monde l’ex presidente brasiliano, popolare per le sue politiche sociali e assolto dieci giorni fa da varie accuse di corruzione, si è mostrato ottimista ma anche cauto sulla possibilit­à di candidarsi per le presidenzi­ali del 2022. L’attuale presidente Bolsonaro è una catastrofe, ha detto, e il Covid è diventato un genocidio, «ma io l’anno prossimo avrò 77 anni. Potrei candidarmi, oppure dare il mio appoggio a un candidato più giovane». L’ombra che fa riflettere Lula, forse più dell’età, si chiama Juan Domingo Perón. Siamo nella vicina Argentina, molto legata al gigante brasiliano malgrado le reciproche rivalità e come lui nuova casa per tanti italiani. Perón guida l’Argentina dal 1946 al 1955, quando viene deposto da un golpe militare. Ma ormai è nata la leggenda dei «descamisad­os» peronisti, ed è diventata oggetto di culto la defunta Evita. Nel 1973 torna la democrazia, ma alle elezioni Perón , in esilio, non può partecipar­e perché ancora imputato di varie irregolari­tà. Il grande ritorno è rinviato alle nuove elezioni dell’ottobre ’73 quando Perón assolto si presenta e vince. Morirà nel luglio dell’anno successivo a 78 anni, e la nuova moglie Isabelita, pallida imitazione di Evita, diventerà presidente quasi per diritto ereditario. La scaramanzi­a è vietata in politica. E Lula non ha mai avuto una Evita, a meno che la si voglia individuar­e in Dilma Rousseff, anche lei accusata di corruzione e allontanat­a dalla presidenza brasiliana nel 2016. Eppure certe somiglianz­e pesano nella storia delle Nazioni. Tanto più che la procura generale ha presentato ricorso contro l’assoluzion­e di Lula, e la guerra tra giudici è destinata a continuare. Tanto più che l’ex capitano Jair Bolsonaro, chiamato «Il Trump dell’America Latina», ha una sua base e darà battaglia. E poi c’è Perón. Hai ragione Lula, sii prudente.

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