Sharon Stone: «Stavo girando un film e mi chiesero di fare vero sesso»
Esce il 30 marzo, ma sta già facendo discutere l’autobiografia di Sharon Stone, intitolata The Beauty of Living Twice. L’attrice americana, in alcuni estratti pubblicati in anteprima, ha raccontato le molestie incontrate nella sua carriera ridando fiamme al movimento #Metoo a Hollywood. I riferimenti, in particolare, sono alla famosa scena di Basic Instinct in cui accavalla le gambe senza biancheria intima e anche a un altro film in cui le fu chiesto di avere rapporti sessuali veri. Sharon Stone, 63 anni, ha dunque ribadito alcune dichiarazioni che già aveva fatto su Basic Instinct, dramma erotico del 1992 che contribuì a lanciarla: «Fui ingannata sulla scena dell’interrogatorio», ha scritto, spiegando che il regista Paul Verhoeven le aveva garantito che le sue parti intime non si sarebbero viste. Scoprì il contrario solo a film terminato e a quel punto prese a schiaffi il regista. Ma l’attrice ha denunciato anche un nuovo episodio, senza fare nomi: un produttore le chiese di avere rapporti sessuali veri sul set, in modo da «migliorare l’intesa» con il co-protagonista, aggiungendo che lui stesso, quando era attore, aveva fatto sesso sul set con Ava Gardner. «Avrebbero fatto meglio a prendere uno di talento, qualcuno in grado di ricordarsi le battute, o potevano fare sesso tra loro e lasciarmi fuori. Il mio lavoro è quello di attrice e faccio solo quello», è il commento di Stone. Secondo il New York Post, il produttore sarebbe Robert Evans, morto nel 2019 e il film Sliver con William Baldwin. Evans nel 1957 aveva infatti recitato insieme ad Ava Gardner.