Corriere della Sera

Vlahovic, gol e dedizione Ribery, talento e assist La strana coppia di Prandelli

- di Alessandro Bocci Firenze, ore 18

Dusan Vlahovic ha il fuoco dentro di chi vuole scalare le montagne. Franck Ribery il sorriso sornione di chi, quelle montagne, le ha scalate più e più volte. Cesare Prandelli si affida a loro, soprattutt­o a loro, nella speranza di regalare un po’ di pace alla sua tormentata Fiorentina. La vittoria di Benevento ha scacciato le ombre, ma non ha risolto i problemi. Manca la continuità necessaria a tirarsi fuori dai guai. Ribery, 9 assist, cerca il primo gol al Franchi in due anni. Vlahovic il tredicesim­o della stagione, che lo porterebbe a un piccolo record: mai nessun serbo ne ha fatti tanti in un solo campionato. Il francese, 38 anni il 7 aprile, vuole lasciare il segno prima di traslocare, magari a Monza, dall’amico Boateng. Vlahovic cerca invece una dimensione definitiva e serate come questa possono accelerare il percorso. Pantaleo Corvino, allora responsabi­le dell’area tecnica, lo ha preso nel giugno 2017 per un milione e mezzo di euro, anticipand­o l’Arsenal e lasciandol­o in prestito al Partizan Belgrado per un anno. Ora di milioni Vlahovic ne vale perlomeno 40 e gli estimatori aumentano ogni giorno, dalla Roma, al Borussia Dortmund, sino al Milan, che lo voleva già la scorsa estate.

Commisso fa muro, ma ancora non è riuscito a prolungarg­li il contratto che scade nel 2023.

Vlahovivc dovrebbe essere il punto di partenza della nuova Fiorentina, che non vuole più vivacchiar­e nelle zone pericolose della classifica. Intanto è l’assicurazi­one contro il rischio di finire nel baratro. «Devo tutto a Prandelli», racconta il centravant­i, uno dei quattro 2000 in doppia cifra nei 5 campionati top (gli altri sono Haaland, il nostro Kean e Gouiri del Nizza). Cesare ha puntato su di lui sin dal primo giorno e non lo ha mai messo in discussion­e: «Mi ha dato fiducia in un momento complicato», racconta Dusan. L’intesa con Ribery ha fatto il resto: «Bravo fratello mio», gli ha scritto FR7 dopo la tripletta al Benevento.

Il compagno ha prontament­e risposto: «Solo io so quanto mi stai aiutando, sei sempre pronto a darmi una mano, sei un esempio». Vlahovic stasera dovrà misurarsi a distanza con Ibrahimovi­c, il suo idolo, a cui qualche settimana fa aveva scritto sui social senza ricevere risposta. «Ma non facciamo paragoni», dice Prandelli che sa quanto sia complicata la strada del giovane talento viola «perché adesso le aspettativ­e si sono alzate». Si alzerà anche l’ingaggio. La Fiorentina, per blindarlo, deve entrare nell’ordine di idee di proporgli almeno 2 milioni netti a stagione insieme a una squadra competitiv­a. Vedremo se basterà. Intanto, insieme a Ribery, cercherà di aiutare Prandelli a vincere la sua speciale partita: mettere al sicuro la Fiorentina. «Non ero mai stato così coinvolto nella mia carriera e ogni decisione è un peso», dice Cesare con il cuore. Solo chi ama il viola come lui può capirlo.

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Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni: 16 gol in 22 partite. A destra, Dusan Vlahovic, 21 anni
(LaPresse) Trascinato­re Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni: 16 gol in 22 partite. A destra, Dusan Vlahovic, 21 anni
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