Corriere della Sera

Juve a trazione anteriore Pirlo cerca la rimonta e punge: «Inter fortunata...»

Il tecnico bianconero: «Noi e altri abbiamo giocato con i positivi»

- Paolo Tomaselli

Alzare i toni senza alzare la voce: è un esercizio complesso, ma Andrea Pirlo lo sa fare, dentro e fuori lo spogliatoi­o della Juventus, con il suo stile monocorde ma non per questo banale. Anzi, considerat­o che la Juventus non ha mai vinto quattro partite di fila in campionato e visto come è andata l’unica sfida da non fallire per nessun motivo contro il Porto, la comunicazi­one esterna sta diventando quasi più efficace di quella interna.

Così il rinvio di Inter-Sassuolo in calendario ieri sera non è solo l’occasione per la Juve impegnata contro il Benevento di «mettere pressione all’avversario, un nostro dovere», ma anche quella per sottolinea­re certe situazioni che alla Continassa non passano certo inosservat­e: «Accettiamo le decisioni, anche se sono state fatte cose diverse — sottolinea Pirlo —. Noi e altre squadre abbiamo giocato anche coi positivi, in questo caso però è intervenut­a la Asl. Comunque l’Inter è fortunata perché potrà recuperare i positivi nella sosta».

La Juve invece recupera Bentancur, guarito dal Covid e aspetta sempre Dybala, nella speranza che possa essere «il grande acquisto per questo finale di stagione» sospira il tecnico. L’argentino si sta allenando, ma senza il pallone e senza fare i cambi di direzione: in sostanza corre e basta, senza sapere quanto lontano sia il traguardo del ritorno in campo, dato che il ginocchio gli dà ancora fastidio quando si tratta di calciare. Fare previsioni, per un recupero che il 10 gennaio era stato quantifica­to in una ventina di giorni, diventa quindi una scommessa: la speranza di Pirlo è riavere Dybala già il 3 aprile nel derby, almeno a piccole dosi.

Nel frattempo però sta nascendo una Juve a trazione anteriore per tentare la complicata rimonta scudetto, con Chiesa e Kulusevski esterni e Ronaldo-Morata nel cuore dell’attacco. La formula, non schematica, si è vista a Cagliari, ma è stata offuscata dalla tripletta in 22’ del ciclone Cristiano. Stavolta non c’è Cuadrado (squalifica­to), una delle principali fonti di gioco di tutta la stagione , oltre agli infortunat­i Alex Sandro, Demiral, Ramsey e appunto Dybala. Bernardesc­hi, convocato in azzurro dal c.t. Mancini come attaccante di fascia destra, potrebbe quindi continuare la sua trasformaz­ione in terzino sinistro d’assalto.

Una mutazione che forse è più semplice di quella che attende la Juve, condannata dai suoi blackout a vincere sempre. Contro l’amico Filippo Inzaghi in crisi nera, oggi Pirlo può tenere aperto il filotto fin qui più ampio: non appena si fa cenno all’ipotesi, la mano dell’allenatore si rifugia sotto al tavolo per toccare ferro, perché anche il calcio moderno ha un’anima antica: «La squadra è convinta, consapevol­e del piano di recuperare punti per giocarci il titolo alla penultima giornata nello scontro diretto». Ci sono parole promettent­i, c’è pure un piano per tentare il grande colpo. È il momento dei fatti.

Inzaghi non l’ho sentito, ma lo seguo con affetto e stima: dimostra di essere un grande allenatore

Il futuro di Ronaldo? Ha un anno di contratto e siamo felici che possa continuare con noi

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(Ansa) Prima stagione Andrea Pirlo, 41 anni

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