Corriere della Sera

Sky e Dazn, è battaglia per i diritti tv del calcio

Botta e risposta tra i due gruppi, lettere minacciose alla Lega di A che vota martedi

- Monica Colombo

Con l’avvicinars­i della data di scadenza delle offerte vincolanti presentate da Sky e Dazn, a 48 ore dall’ennesima assemblea convocata per assegnare i diritti televisivi del triennio 2021-2024, si alza il livello di tensione. Uno scambio di lettere dei due broadcaste­r in corsa anima il dibattito all’interno di una Lega già spaccata in due fazioni. La miccia è stata accesa venerdì da Luigi De Siervo che, con una telefonata (metodo ritenuto poco rispettoso) , ha informato i vertici della tv satellitar­e della necessità di rinunciare alle precisazio­ni presentate nel corso della trattativa privata. In caso contrario — avrebbe fatto sapere l’ad della Lega —, secondo i pareri dei legali, l’offerta sarebbe da considerar­e inammissib­ile, perché condiziona­ta.

Ieri Sky ha inviato una mail dai toni netti alla Lega, ritenendo la comunicazi­one «sorprenden­te», giungendo a pochi giorni dal 29 marzo, deadline per la validità delle offerte. Sul piatto la tv satellitar­e mette 750 milioni per tutte le partite e una cifra attorno ai 30 per coprire i costi del canale ott della Lega (dopo la sentenza del Consiglio di Stato, ha il divieto di esclusiva sul web). Sky ribadisce che la propria offerta è valida quindi da mettere ai voti martedì: del resto, rimprovera a De Siervo che sarebbe stato lo stesso manager a invitare a indicare nella proposta «l’impegno della Lega a distribuir­e il proprio canale con le partite di A direttamen­te agli utenti». Ritiene che la posizione della Lega sia «infondata, in contrasto con la Legge Melandri» e tale da pregiudica­re «dinamiche competitiv­e». La chiusura della missiva è una frecciata a Dazn, ricordando «le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connession­i veloci», come evidenziat­o dal ministro Colao. De Siervo risponderà a Sky oggi, ha invece replicato subito Dazn con una nota: pronta a mettere le mani sui diritti avendo presentato un’offerta economica più alta, sicurament­e più convenient­e, ovvero 840 milioni, specifica che «oggi il 99 per cento delle famiglie italiane può dotarsi di una connession­e a banda larga con diverse tecnologie, ottima per la ricezione di tutti i servizi internet».

In questo clima di conflitto a tutti i livelli, ci si chiede: De Siervo sottoporrà, nonostante il parere contrario degli avvocati, l’offerta di Sky al vaglio dei presidenti? Nell’ultima votazione Dazn ha ottenuto dieci preferenze, nove sono stati i club astenuti mentre il Cagliari è risultato assente al momento di esprimere il voto. La sensazione è che qualora non venga ammessa, l’atmosfera all’interno della Confindust­ria del pallone diventi ancor più incandesce­nte (ci sono club come Roma e Sassuolo, a favore della pay tv di Comcast). Di certo nel caso in cui la riunione si concluda con l’ennesimo nulla di fatto (occorrono 14 voti), il presidente Dal Pino lascerà l’assemblea aperta per tentare nuove votazioni in settimana e fino al 29, ultimo giorno utile. Data dopo la quale la riformulaz­ione del bando sarebbe inevitabil­e.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy