Insigne, missione Champions e un contratto da leader
Per il capitano del Napoli prima lo «spareggio» con la Roma, poi il futuro
Quando il Napoli ha perduto ogni certezza, Lorenzo Insigne è venuto allo scoperto. Si può diventare leader anche a 30 anni, smettere di assecondare l’altalena degli umori della piazza. Decidere poi di essere il capitano della rimonta, promettere a Rino Gattuso che l’attaccante gioca per sé, ma soprattutto per gli altri. A 30 anni c’è la consapevolezza che lo spareggio Champions di stasera contro la Roma è una partita da caricarsi sulle spalle. All’Olimpico dove Insigne ha fatto gol per la prima volta con la maglia della Nazionale (in amichevole contro l’Argentina), indossa la fascia, mai così pesante. Roma e Napoli sono a pari punti, la strada per l’Europa che conta può partire da questa sfida. Se la squadra di Fonseca (unica italiana qualificata ai quarti di Europa League) potrebbe avere una doppia opzione, i partenopei non hanno altre alternative al campionato. E a una rincorsa veloce al quarto posto.
Lorenzo Insigne, unico calciatore azzurro con un margine di crescita costante in una stagione con troppi alti e bassi, sfrutta l’evoluzione tecnica, e nello stadio di un capitano illustre come Totti sollecita ancora una volta l’attenzione del suo club. Ha il contratto che scade tra un anno, ma per De Laurentiis il rinnovo non è ancora una priorità. Insigne ha sempre voluto essere come Totti (un’unica maglia in serie A, quella della sua città), ma il tempo sta per scadere. Il contratto per uno scugnizzo diventato leader a 30 anni è una priorità, quasi come la Champions da conquistare. Qualche mese fa c’era stata una proposta informale del club: quadriennale con ingaggio dimezzato. Irricevibile per il capitano, oggi consapevole e autorevole.
Nello spogliatoio, nei periodi di crisi, è stato chiaro: «Siamo una squadra da vertice e ci comportiamo come una da metà classifica con errori inammissibili». In campo ha fatto di più, dopo la rimonta all’ultimo secondo del Sassuolo, inveendo contro i compagni, nero di rabbia. C’è la Roma stasera e l’obiettivo Champions da continuare a perseguire, la testa è al campionato ma anche al futuro. Che per il Napoli è ancora una incognita, visto che Rino Gattuso non sarà in panchina. Nuovo progetto (con o senza Champions) e almeno due big da sacrificare. Capitan Insigne vuole lasciare il segno. E poi eventualmente guardarsi attorno.