Azzurri al quinto k.o. la Scozia li maltratta Torneo ancora aperto Francia favorita Rugby
Trentadue sconfitte consecutive, 11 cucchiai di legno (6 consecutivi), peggior differenza tra punti fatti e subiti (-195), maggior numero di mete subite (34). L’Italia chiude il suo Sei Nazioni più duro aggiornando il libro dei record (negativi). A Edimburgo finisce 52-10, 8 mete degli scozzesi, una degli azzurri (la prima della partita, segnata da capitan Bigi, foto). Otto mete fino a qualche anno fa l’Italia le prendeva dalla Nuova Zelanda, non dalla Scozia e questo basta e avanza per chiarire che anche quelli che spesso e volentieri perdevano con l’Italia sono scappati lontano. Pesano sull’ennesima caporetto l’indisciplina (tre cartellini gialli) e la difesa morbida. Dopo appena 20 minuti le statistiche erano già una condanna: 15 placcaggi sbagliati su 40 tentati. Van Der Merwe, l’ala sudafricana di 109 chili che gioca con la Scozia, è difficile da fermare, me sull’azione della sua prima meta gli azzurri hanno sbagliato 9 placcaggi. «A questo livello se sbagli e sei indisciplinato non puoi reggere» ha ammesso il c.t. Franco Smith, che ha chiesto di poter affrontare qualche avversario alla portata dell’Italia. Per ora il calendario prevede per gli azzurri due gare contro gli All Blacks. Italia ultima, dunque, per conoscere la squadra campione bisognerà aspettare venerdì quando la Francia, che ha battuto 32-30 il Galles, recupererà la partita con la Scozia.