Lombardia, un altro giorno in tilt L’azienda regionale è sotto accusa
Ancora caos sul sistema di prenotazione delle dosi: problemi a Cremona Disagi per gli over 80. Dopo Moratti, attacca Salvini: chi sbaglia pagherà
Fosse un gioco, sarebbe un telefono senza fili. Dopo il blackout di sabato che aveva fermato oltre duemila sms di prenotazione per over 80 anni lombardi, ieri il bis a Cremona. Non doveva succedere, invece, è risuccesso che Aria, l’azienda che gestisce i servizi informatici per la Regione Lombardia, non riuscisse a recapitare le convocazioni ad anziani che da giorni vivono incollati al telefono, aspettando solo quello. «Le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria servono decisioni rapide e drastiche», promette l’assessore al Welfare Letizia Moratti. Praticamente in rima con il leader della Lega Matteo Salvini che qualche ora prima, in modo solo leggermente più sibillino, aveva commentato: «Chi sbaglia pagherà».
Ieri a Cremona è andato in onda un (brutto) film già visto. Archiviato il sabato di caos sulle prenotazioni, che aveva coinvolto anche gli hub di Como e Monza, medici ed infermieri erano pronti a vaccinare ieri mattina nell’hub in Fiera. E invece, per il secondo giorno consecutivo è andato in tilt il sistema di Aria. Erano, infatti, solo 58 su 600 le prenotazioni di over 80 gestite con successo dalla piattaforma informatica. In due giorni, il sistema regionale ha inviato 160 messaggi sui circa 8 mila anziani in attesa di essere chiamati. Un buco non da poco. Così si è tornati alle vecchie maniere, con il personale dell’Asst attaccato al telefono quando si è capito che tirava brutta aria, nel vero senso della parola. A scorrere le adesioni negli elenchi, per chiamare le persone invitandole a correre in Fiera che sarebbe stato il loro turno. A fine giornata, il target di giornata è raggiunto, anzi superato, con 911 vaccinati. Un’altra pezza.
Stavolta non è partito il tam tam a mezzo social per evitare non solo file e assembramenti, ma anche di rimandare a casa chi non rientrava nelle
Le disfunzioni
Ieri programmati solo 58 appuntamenti sui 600 previsti per i più anziani
categorie previste, come è accaduto sabato scorso. «Attualmente — ha ribadito l’Asst — le categorie aventi diritto al vaccino sono over 80, sanitari extra ospedalieri, insegnanti e forze dell’ordine». Asst ha, dunque, invitato a non presentasi spontaneamente. Ma c’è chi lo ha fatto lo stesso, appena letto in Rete che si stava ripetendo il caos del giorno precedente. «Una cosa del tutto inaccettabile perché ci costringe a rallentare», attacca la ricercatrice Claudia Balotta, premiata dal presidente Sergio Mattarella per aver isolato il ceppo italiano del coronavirus.
Così si apre la settimana in cui verrà accelerata la transizione al nuovo portale di Poste italiane che gestirà le prossime fasi della campagna vaccinale. Stamattina si inizia a ragionare sulle questioni tecniche, ma resta sul tavolo l’ipotesi di accelerare il trasloco per affidare alla nuova piattaforma anche la gestione dei richiami delle categorie già avviate. Ultimata la prima dose per le forze dell’ordine, restano 28 mila insegnanti che attendono l’sms di convocazione, con tutti gli interrogativi del caso. Per gli over 80, invece, Aria ha garantito di aver
La gestione
Il Pd: il governo deve intervenire subito prendendo in mano la campagna
convocato tutti per la prima somministrazione entro i primi di aprile. Ma qui si apre l’altro nodo: l’agenda è stata riempita scommettendo, come del resto fanno tutte le Regioni, sulla puntualità delle consegne. Il 65 % delle dosi in giacenza sono di AstraZeneca, destinata ad altri slot. Ieri sono arrivate 55 mila dosi di Moderna e entro domani dovrebbero sbarcarne 135 mila di Pfizer.
«Il governo deve intervenire subito in Lombardia prendendo in mano la gestione delle vaccinazioni, la macchina regionale è impazzita», attacca l’europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino.