Corriere della Sera

Lombardia, un altro giorno in tilt L’azienda regionale è sotto accusa

Ancora caos sul sistema di prenotazio­ne delle dosi: problemi a Cremona Disagi per gli over 80. Dopo Moratti, attacca Salvini: chi sbaglia pagherà

- Stefano Landi Francesca Morandi

Fosse un gioco, sarebbe un telefono senza fili. Dopo il blackout di sabato che aveva fermato oltre duemila sms di prenotazio­ne per over 80 anni lombardi, ieri il bis a Cremona. Non doveva succedere, invece, è risuccesso che Aria, l’azienda che gestisce i servizi informatic­i per la Regione Lombardia, non riuscisse a recapitare le convocazio­ni ad anziani che da giorni vivono incollati al telefono, aspettando solo quello. «Le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria servono decisioni rapide e drastiche», promette l’assessore al Welfare Letizia Moratti. Praticamen­te in rima con il leader della Lega Matteo Salvini che qualche ora prima, in modo solo leggerment­e più sibillino, aveva commentato: «Chi sbaglia pagherà».

Ieri a Cremona è andato in onda un (brutto) film già visto. Archiviato il sabato di caos sulle prenotazio­ni, che aveva coinvolto anche gli hub di Como e Monza, medici ed infermieri erano pronti a vaccinare ieri mattina nell’hub in Fiera. E invece, per il secondo giorno consecutiv­o è andato in tilt il sistema di Aria. Erano, infatti, solo 58 su 600 le prenotazio­ni di over 80 gestite con successo dalla piattaform­a informatic­a. In due giorni, il sistema regionale ha inviato 160 messaggi sui circa 8 mila anziani in attesa di essere chiamati. Un buco non da poco. Così si è tornati alle vecchie maniere, con il personale dell’Asst attaccato al telefono quando si è capito che tirava brutta aria, nel vero senso della parola. A scorrere le adesioni negli elenchi, per chiamare le persone invitandol­e a correre in Fiera che sarebbe stato il loro turno. A fine giornata, il target di giornata è raggiunto, anzi superato, con 911 vaccinati. Un’altra pezza.

Stavolta non è partito il tam tam a mezzo social per evitare non solo file e assembrame­nti, ma anche di rimandare a casa chi non rientrava nelle

Le disfunzion­i

Ieri programmat­i solo 58 appuntamen­ti sui 600 previsti per i più anziani

categorie previste, come è accaduto sabato scorso. «Attualment­e — ha ribadito l’Asst — le categorie aventi diritto al vaccino sono over 80, sanitari extra ospedalier­i, insegnanti e forze dell’ordine». Asst ha, dunque, invitato a non presentasi spontaneam­ente. Ma c’è chi lo ha fatto lo stesso, appena letto in Rete che si stava ripetendo il caos del giorno precedente. «Una cosa del tutto inaccettab­ile perché ci costringe a rallentare», attacca la ricercatri­ce Claudia Balotta, premiata dal presidente Sergio Mattarella per aver isolato il ceppo italiano del coronaviru­s.

Così si apre la settimana in cui verrà accelerata la transizion­e al nuovo portale di Poste italiane che gestirà le prossime fasi della campagna vaccinale. Stamattina si inizia a ragionare sulle questioni tecniche, ma resta sul tavolo l’ipotesi di accelerare il trasloco per affidare alla nuova piattaform­a anche la gestione dei richiami delle categorie già avviate. Ultimata la prima dose per le forze dell’ordine, restano 28 mila insegnanti che attendono l’sms di convocazio­ne, con tutti gli interrogat­ivi del caso. Per gli over 80, invece, Aria ha garantito di aver

La gestione

Il Pd: il governo deve intervenir­e subito prendendo in mano la campagna

convocato tutti per la prima somministr­azione entro i primi di aprile. Ma qui si apre l’altro nodo: l’agenda è stata riempita scommetten­do, come del resto fanno tutte le Regioni, sulla puntualità delle consegne. Il 65 % delle dosi in giacenza sono di AstraZenec­a, destinata ad altri slot. Ieri sono arrivate 55 mila dosi di Moderna e entro domani dovrebbero sbarcarne 135 mila di Pfizer.

«Il governo deve intervenir­e subito in Lombardia prendendo in mano la gestione delle vaccinazio­ni, la macchina regionale è impazzita», attacca l’europarlam­entare del Pd Pierfrance­sco Majorino.

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(Ansa) A un giorno di distanza A sinistra, anziani sabato mattina in coda per la vaccinazio­ne nei padiglioni della Fiera di Cremona. A destra, ieri, per un errore nelle convocazio­ni, si sono presentate solo 58 persone
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Dagli anziani in fila al padiglione vuoto

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