Corriere della Sera

Solita Roma a secco con le grandi Spareggio Champions al Napoli

Lezione di gioco di Gattuso, Mertens segna una doppietta, palo di Pellegrini

- Roma Napoli 0 2

Il calcio è bello perché è uno sport apparentem­ente semplice ma pieno di misteri. Uno di questi è come mai Gattuso sia un allenatore a rischio e Fonseca goda di tanta buona critica. Le vittorie di Atalanta e Milan avevano trasformat­o Roma-Napoli in un vero spareggio per la zona Champions e per la Roma è finito come al solito, con una sconfitta. Il palmarès di Fonseca negli scontri diretti è di 3 punti su 27 disponibil­i: 6 sconfitte (due contro il Napoli, una contro Atalanta, Lazio, Juve e Milan), 3 pareggi con Juve, Milan e Inter, nessuna vittoria, 9 gol fatti e 24 subiti.

Il Napoli tanto criticato, anche dal suo presidente, è in pienissima corsa per il quarto posto. Ha due punti in meno dell’Atalanta, ma anche una partita da recuperare: quella contro la Juventus che è stata la recente pietra dello scandalo, con le proteste dei dirigenti gialloross­i per il «fai da te» delle due società. Se ieri il Napoli ha vinto, però, non è perché era più fresco (la Roma ha in realtà giocato meglio, o meno peggio, la ripresa che il primo tempo) ma perché Gattuso ha preparato la gara meglio di Fonseca e i suoi calciatori l’hanno interpreta­ta meglio degli avversari, escluso Pellegrini.

Il risultato è stato il riassunto fedele di quello che si è visto: una squadra (il Napoli) padrona del campo e coraggiosa dal primo minuto e l’altra (la Roma) schierata con una linea difensiva a cinque molto bassa e alla ricerca solo del contropied­e. Unico alibi per Fonseca le assenze di

Mkhitaryan, Veretout, Smalling e Zaniolo. Un tecnico, però, si vede nelle difficoltà e non si possono sbagliare tutti gli scontri diretti.

Il Napoli ha fatto la gara fin dall’inizio, variando le armi a sua disposizio­ne: possesso palla e pressing alto, soprattutt­o, ma anche ricerca dello spazio al di là della linea difensiva avversaria con qualche lancio lungo. Il primo gol è venuto su punizione (fallo di Ibanez su Zielinski, Pau Lopez molto incerto sul suo palo) e il secondo con un cambio di campo di Insigne che ha colto la difesa romanista piazzata malissimo: Politano ha fatto la torre per Mertens, che ha segnato a porta spalancata. Due piccoletti che sono sembrati giganti. Mertens non segnava una doppietta in campionato dal 14 settembre 2019 (Napoli-Sampdoria 2-0) e in tutto il 2021 aveva segnato solo un gol al Benevento (28 febbraio).

Nella ripresa la Roma ha colpito un palo con Pellegrini che poteva riaprire la gara, ma il Napoli poteva farle male più volte in contropied­e. L’arbitro Di Bello ha graziato del secondo cartellino giallo Mancini, che ha passato il tempo a litigare con Osimhen.

Il Napoli così si giocherà la qualificaz­ione in Champions fino all’ultimo, la Roma farà meglio a pensare all’Europa League. È l’unica italiana ancora in corsa in Europa, il suo problema è il campionato.

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Dries Mertens, 33 anni, segna di testa il suo secondo gol. Il belga aveva realizzato il primo su punizione
(Ap) Mattatore Dries Mertens, 33 anni, segna di testa il suo secondo gol. Il belga aveva realizzato il primo su punizione

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